Natale romanista

 Il Milan attende la Roma dopo il deludente pareggio contro la Sampdoria. Il 6 gennaio, alle 18.30, la squadra di Mourinho è chiamata a ripetere la stessa prestazione resa contro la temibile Atalanta.

A Roma non si parla che di mercato, quindi di atleti che restano partono o arrivano. Per le entrate, probabili ma non certe, si parla essenzialmente di  Grillitsch- 26 anni, centrocampista della nazionale austriaca, buon giocatore ma non certo un asso continentale. Meglio che venga, per esser chiari.

 Serve il ricambio per Karsdorp ma prima Dalot poi Vanderson sono sfumati.Senza contare che la Roma perderà per un mese abbondante Darboe, convocato dal Gambia per la coppa africana. Dovrebbe rientrare Pellegrini, comunque.

La Roma ascolta anche le sirene per qualche cessione. In realtà la tentazione è di fare un mercato con quanto si realizza cedendo qualche esubero, almeno secondo le idee di Mourinho.

La situazione non è rosea. Chi vi dice il contrario, si è dimenticato le critiche feroci rivolte alla gestione Pallotta, che è stata devastante.  La Roma che vediamo oggi è quella ereditata dalla gestione precedente.

Il Milan cerca di recuperare qualche giocatore-chiave, come Ibrahimovic, contro la Roma. Anche Leao dovrebbe rientrare.

La situazione economica del nostro calcio sta virando verso il tragico dopo una stagione difficile. Investire soldi in imprese perdenti è il contrario di qualunque manuale per la buona imprenditoria. 

I Friedkin sono persone lucide, ragionanti e considerano la Roma un brand interessante. Sono per lasciarli fare anche se la prima mossa che dovrebbero intraprendere è costituire una dirigenza affidabile e i colloqui Mourinho-Totti lasciano ben sperare per il futuro. Mourinho rimane la pietra angolare della nuova Roma nonostante qualche ingenuità realtiva alla poca conoscenza dei calciatori a disposizione.

L'impressione generale è che la gestione vecchio stampo delle nostre istituzioni calcistiche faccia veramente fatica nel nuovo mondo che le Elite stanno costruendo con ben altri canoni economici. Da questo blog abbiamo definito molto criticamente l'ostruzionismo operato verso la nuova creazione di una Champions continentale che chiamarono Super League.

Si sta invece procedendo come quelle vecchie famiglie nobiliari che pensavano di vivere di rendita anche nei mondi seguenti alle grandi guerre con le trasformazioni forzose operate sull'economia.

Il calcio nel suo complesso avrebbe bisogno anch'esso di dirigenti capaci e innovatori. Basta vedere l'esempio della Premerier League nel Paese dove esiste il calcio migliore. La rivoluzione interna fu completata con successo e le ragioni dei grandi club prevalsero sulla vecchia federazione. Per farla breve, il progetto che animava i creatori della Super League aveva un senso; quello che sta accadendo ora, no.

Capitolo stadio. Non ne parlo perché non si sta facendo nulla. La realtà è questa.