martedì 9 novembre 2021

Una coperta troppo corta per Mou

 La Roma si Mourinho non sta facendo meglio della squadra allenata da Fonseca. Lo stesso tecnico ha parlato di un mercato di reazione, quindi tradotto in soldoni, la Roma ha soltanto messo le pezze a una situazione già insostenibile. 

Del resto, la Roma precedente si era appena classificata per la Conference, lontanissima da qualunque ambizione. Preso un portiere dove c' era il nulla o quasi; preso un centravanti per sostituire Djeko, si è dovuta accontentare di Vina per sostituire Spinazzola infortunato in Nazionale. 

Il resto è quel che avevamo con l'aggiunta del ritorno di Zaniolo. Eppure lo sbilancio di mercato parla di una perdita complessiva di 111 milioni di euro. Una gran cifra per una società come la Roma, questa è la verità. 

Chi accusa i Friedkin dovrebe ricordare quanto hanno speso solo per acquisire una società che attualmente gioca in Conference League. Invito i tifosi a ragionare prima di protestare e a cercare i veri colpevoli dove sono.

Primo problema-  I Dirigenti - La Roma ha bisogno di dirigenti che conoscano il nostro calcio. il lavoro di Pinto non è sufficiente. Serve scouting per reperire calciatori in altri campionati a prezzi bassi e poter piazzare quelli che Mourinho non vede proprio e sappiamo benissimo che si tratta di Diawara, Villar, Mayoral, oltre a Santon e Fazio.  Servono cervelli. Evocare Totti, Boniek, De Rossi potrebbe essere un'idea. 

Secondo problema - Il Tecnico - Mourinho nella sua carriera da palmares vincente probabilmente non ha mai allenato una formazione tanto modesta. Da vecchio cultore del calcio, ricordo il flop che fece l'espertissimo Trapattoni allenando il Cagliari al tempo pericolante in A. Il portoghese è un ottimo motivatore e selezionatore ma non insegna calcio. È stato probabilmente scelto perché per motivare una piazza stanca è meglio spendere 7 milioni l'anno per tre anni pouttosto che spenderne altri cento per acquisire un paio di giocatori fondamentali. Mourinho deve restare e provare a creare un a Roma forte. Quanto ci vorrà? Può dirlo solo la società e quanto potrà investire. Se la Roma non torna in Champions, il periodo si allunga. Un fatto contabile che si sposa con una scarsa produzione sportiva. In campo non ci va Mourinho.


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Terzo problema - La rosa - Una rosa con molte spine. il tasso tecnico è molto basso. Solo Pellegrini e Mkhitaryan mostrano capacità tecniche oltre la media. Il tasso atletico è pessimo se chiunque, più o meno, corre più dei nostri eroi. Bodo e Venezia hanno battuto la Roma sulla corsa come fece il Verona con due soli giorni di Tudor sulla panchina. Okerere, come i ragazzi norvegesi del Bodo, i nostri nemmeno lo vedevano sfrecciare sul campo ed entrambi hanno massacrato una difesa già debole di suo. Nella Roma, corrono Karsdorp, Zaniolo e lo stesso Pellegrini. Gli altri passeggiano, questa è la verità. Tatticamente, si è vista una squadra logica nel primo tempo di Venezia, con le due punte. Nella ripresa, la voglia di vincere ci ha fatto perdere. La difesa della Roma è statica, va protetta, e mai lasciata all'uno contro uno. Un'ala veloce o un centravanti mobile, la tagliano come il burro. Prima di contestare un tecnico che comunque sta prendendo decisioni talvolta incomprensibili va considerato che la Roma può contare su un organico modesto impreziosito da Rui Patricio, Pellegrini, Zaniolo e Abraham. Probabilmente, Shomurodov può far parte del club dei migliori. Per il resto si tratta di giocatori che offrono prestazioni alterne e che potrebbero essere tranquillamente sostituiti da almeno la metà degli organici di Serie A. Le partite che devono farci aprire gli occhi sono proprio quelle giocate contro Bodo e Venezia dopve il maggior atletismo degli avversari è bastato per annichilire la presunta superiorità tecnica di una formazione, la nostra, che si rivela mediocre sia nel panorama europeo che nazionale.

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Quarto problema - Le prospettive- Sappiamo che il calcio moderno fonda i suoi investimenti e la capacità di tenere botta alla crisi contabile con le prospettive di introiti. La Roma attuale può tornare in Champions? Sesta, con Fiorentina, Juventus e Bologna a un solo punto. Dietro la Lazio di due punti e l'Atalanta di 3, sola al quarto posto. Capite quale ressa ci sarà per acciuffare la fatidica, quarta posizione che significa soltanto poter respirare con il bilancio. Neppure la Europa League promette di poter pianificare con tranquillità. Insisto sul fatto che senza scouting di alto livello si possa uscire da questa situazione. Servirebbe chi fa il mercato a Verona e Bergamo, non certo chi è abituato in grosse piazze che finora hanno espresso una buona disponibilità di mezzi.

Quinto problema - Gli arbitraggi - Polemiche a on finire dopo la partita con il Milan e il Venezia. Gli arbitri italiani sono molto fragili, anche con il VAR che viene utilizzato come capita, per non voler scrivere cose da querela. Diciamo che come non esiste peggior sordo di chi non voglia sentire, non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere.  E questo vale per tutti, incidendo, per quel che riguarda noi, se incontri Juventus e Milan ma non incidendo per nulla se incontri il Venezia, coraggiosa e scarissima neo-promossa. Gli arbitri, in soldoni, diventeranno un problema da risolvere quando la Roma tornerà a essere formazione temibile almeno per le cosiddette provinciali.

Riepilogando. Non è Mourinho il problema maggiore, per nostra fortuna. Anzi, la sua venuta può comunque far capire la pochezza del nostro organico attuale. Gli investimenti maggiori vanno fatti nel settore dirigenziale e soprattutto nel settore degli scout che possano procurare giocatori interessanti a prezzi molto bassi. Alla Roma servono centrali difensivi abili e veloci; un regista di ottimo livello e a seconda del modulo prescelto, i giocatori d'attacco sufficienti. 

Per ora può contare su un buon portiere, Karsdorp, Cristante, forse Veretout, Spinazzola se torna integro, Zaniolo, Pellegrini, Abraham e Shomurodov. Per questioni atletiche, tecniche o tattiche penso che gli altri si possano e si debbano sotituire quanto prima con elementi in grado di fornire prestazioni migliori. Parlo di sostituzioni e non di aggiunte per il semplice fatto che, giocando in Conference, il monte ingaggi deve diminuire e non crescere. Tutte queste operazioni possono essere portate a termine da dirigenti abilie capaci. Io, sinceramente, nella Roma non ne conosco nemmeno uno.


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