Venezia per Roma è una tappa irta di difficoltà. il fantasma da battere, la squadra di Mourinho ce l'ha dentro e non fuori. Un fantasma che si materializza quando sull'ennesima dormita della difesa, Caldara segna al terzo minuto.
Partita dunque in salita con la Roma che anzi in contropiede rischia più di una volta.
Giocando con tre difensori di ruolo e un centrampo a 4, può utilizzare Pellegrini a tutto campo come suggeritore per la coppia Abraham - Shomurodov a pungere in avanti creando gli spazi giusti. Zaniolo è il sacrificato di turno per trovare una quadra tattica troppe volte non rimediata in tempo.
Un rigore dato per l'atterramento in area di Abraham viene vanificato dal VAR per un precedente fuori gioco di Pellegrini. Tuttavia, lentamente, la Roma prende campo e lo schema, finalmente, con due punte riesce a creare gli spazi che permettono prima a Shomurodov, in mischia, di trovare il pareggio, al 43^ e due minuti dopo, di forza, ad Abraham di segnare il vantaggio.
Quel che scrivevo, si realizza con puntualità: ora l'Inglese può sfruttare, nell'uno contro uno, la maggior potenza fisica e l'uso del corpo per segnare il vantaggio romanista.
Il Venezia, molto veloce e abile nelle ripartenze, nella ripresa dovrebbe cercare di poter minacciare con maggior frequenza la retroguardia romanista che, come noto ormai a tutti gli osservatori, soffre di lentezza congenita. Okerere, la velocissima punta scelta per l'occasione è del resto in grado d'impensierire i tre difensori giallorossi se trova lo spazio per poterlo fare.
Nella ripresa, la Roma sfiora il terzo gol ma la palla, su colpo di Ibanez si ferma sulla linea di porta grazie a una miracolosa rivesciata di Haps. Il Venezia si porta in avanti soprattutto con le iniziative di Aramu che riceve al 63^ un bel regalo dall'ineffabile arbitro di giornata con un rigore che definire generoso è un pallido eufemismo. Roma ancora chiaramente danneggiata dalle giacchette nere dell'AIA. VAR o non VAR.
Mourinho manda in campo Perez per dar maggior velocità al nostro attacco e in effetti la Roma si lancia all'assalto con la rabbia che da qualche domenica sta effettivamente dimostrando, ma la pessima difesa che ci ritroviamo in questo modo non viene protetta e lascia campo alla velocità di Okereke che segna il terzo gol per i padroni di casa, al 74^.
Mourinho manda in campo anche Zaniolo per cercare ormai soltanto il pareggio ma la Roma oltre che cercare il lancio per una trequarti già intasata non riesce a fare. Entrano anche Zalewski e Mayoral per ampliare il fronte d'attacco ma è Rui Patricio a dover sfoderare un intervento decisivo. Chiaramente il Venezia continua a sfruttare i contropiedi veloci che i difensori romanisti possono solo guardare e il neo entrato Henry sfiora la traversa all'89^.
La Roma perde un'altra partita. Dopo la capolista Milan la neopromossa Venezia e in due partite si becca due rigori contro inesistenti. A parte questa notazione non marginale è altrettanto evidente che oggi il buon lavoro fatto nella prima parte di gara è stato rovinato da un atteggiamento stupidamente offensivo nella ripresa che ha permesso ai veneziani di pareggiare e andare in vantaggio. Grosso errore lasciare campo ai fulmini di casa quando hai lumache in difesa.
Per me ancora una volta il peggiore in campo è un tecnico da 7 milioni all'anno che riesce a far peggio di un connazionale se non altro più economico come pretese. La sfortuna, gli arbitri contro e tutto quel che può capitare di storto in una giornata di calcio non bastano a coprire errori grossolani come quelli fatti dal mister più pagato d'Italia. Otto reti prese in due incontri con i Norvegesi del Bodo e tre oggi con una neopromossa, questo il dato più evidente della sua gestione.
RUI PATRICIO - 6 Fa quel che può e tiene la Roma in aprtita quando deve già rimontare il secondo svantaggio.
KARSDORP - 5 Le sta giocando tutte e sta perdendo velocità e lucidità.
IBANEZ - 4 Troppo lento contro chiunque. Okereke lo fa impazzire.
MANCINI - 4 Se possibile, peggio del compagno.
KUMBULLA - 4 Troppo lento, sempre in ritardo sui micidiali contropiedi avversari
EL SHAARAWY - 5 Rende meno se deve fare anche la fascia e si vede. Uno dei pochi che sa tirare.
CRISTANTE - 5 Lento anche lui ma almeno usa il fisico.
VERETOUT - 4 non sa fare il centrocampista e corre, poco ma a vuoto.
PELLEGRINI - 6 Gli riesce di fare il regista a tutto campo nel primo tempo ma poi le scriteriate scelte del suo allenatore gli tolgono spazi davanti e svanisce nel nulla anche lui.
ABRAHAM -6 torna al gol e con una punta accanto fa meno fatica.
SHOMURODOV - 5 Bene nel primo tempo, pareggia, poi cala vistosamente alla lunga.
MOURINHO - 4. Manda in campo una formazione logica e si vede. Nella ripresa pur in vantaggio, trova il modo per rovinare tutto cercando una vittoria nel modo sbagliato. Da lui non si possono accettare simili errori ancora più gravi degli orrori (non si tratta di un refuso) arbitrali. Sembra regredito e forse non capisce il calcio che sta affrontando in Italia. Un problema invece che una risorsa per una squadra forse peggiore del suo tecnico e forse no.
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