sabato 23 ottobre 2021

Nella Roma si lamentano in tanti ma corrono in pochi

 Possiamo definire il calcio moderno come un concentrato di tecnica e atletismo. I volenterosi ragazzi del Bodo hanno dimostrano palesemente quel che, in Italia, l'Atalanta rappresenta con continuità: oggi devi correre.

 Forse, in qualche ruolo, dal portiere al regista puro, ci si può permettere di non essere fulmini di guerra, ma negli altri, generalmente, si corre. 

Ora, la Roma, da anni piena d'infortuni, mostra un gioco molto lento. Lo scrivevo qualche giorno fa, analizzando la sconfitta terribile in Norvegia. 

Grave che un tecnico esperto come Mourinho non si sia reso conto di questa evidenza. I soli giocatori di corsa romanisti sono Karsdorp, Zaniolo, Veretout e Pellegrini. Troppo poco. Troppo poco soprattutto per un modulo come il 4-2-3-1 che vuole, a parte il regista, una squadra da corsa. 

Finita l'ullusione che possa bastare un allenatore vincente per vincere, ora i nodi vengono al pettine. Tra infortuni di giornata e di ritorno, tra gente che non corre e un tecnico che non riescea compredere quel che deve fare (purtroppo tocca constatarlo dopo la disfatta in Norvegia), siamo capo e dodici.  Neppure in Conference si riesce a mantenere un ruolino di marcia stabile. Cosa fare?

Serve un tecnico, famoso o no, vincente o no che capisca quale sia il modulo adatto a questa squadra che, evedentemente , non si può cambiare a gennaio, anche se la proprietà avesse l'intenzione di svenarsi ulteriormente. Serve anche varia la preparazione e cercare la velocità.

Da squadra statica com'è, la Roma deve scegliere il 4-4-2 o comunque un rombo a centrocampo cercando di lasciare spazio e campo alle punte, come Abraham e Zaniolo o Shomurodov. Palla lunga o filtrante. Non si può attaccare in massa perché non si recupera e quindi si  pone i difensori sempre nell'uno contro uno, ovvero in balìa di gente veloce come si sono dimostrati i ragazzi norvegesi.

Quella sconfitta, tanto umiliante, deve risultare salutare. Nel calcio si impara anche cadendo. Ma se non impari, continui a cadere. Le lamentele stanno a zero. O Mourinho torna sulla terra o è meglio che vada altrove.  


 

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