Domani, ore 18,30, la Roma incontra l'Atalanta per un campionato che riveste un interesse solo sportivo. Testa, cuore e portafogli sono ovviamente puntati alla partita contro lo United.
l problema della Roma di questa stagione è stato anche di non avere testa, coraggio e organico tali da poter viaggiare su almeno tre binari, provando a centrare una vittoria in Coppa Italia che manca da troppo tempo, una qualificazione in Champions, ciccata per il secondo anno consecutivo e ora, la salvifica vittoria da tentare nella Europa League mai vinta dalla compagine della Capitale e che potrebbe garantire un posto nell'Olimpo-Champions.
Fonseca, che intanto si è detto orgoglioso della posizione del club sulla Superlega, deve decidere se rischiare la presenza di Djeko, Mkhitaryan e soprattutto Smalling, il giocatore maggiormente in difficoltà fisica.
Certamente, la partita potrà servire da prova impegnativa e difficilissima nel risultato da conseguire contro una delle formazioni migliori in assoluto della Serie A di quest'anno.
Di fronte a squadre come l'Atalanta, i dubbi su un tecnico algido e poco esperto come Fonseca si moltiplicano. Certamente, la squadra bergamasca non ha né tradizione né i mezzi del grande calcio; eppure, affrontarla è un impegno durissimo anche per i club più blasonati.
Vedendo la Roma di Europa League, non verrebbe mai in mente il pessimo campionato svolto quest'anno. Il comportamento degli uomini di Fonseca è stato veramente incredibile nella diversa impostazione mentale tra le due competizioni.
Stavolta, però, se da una parte conviene non aggravare certe sofferenze fisiche di uomini chiave, il progetto di fare dell'incontro di domani sera, un utile allenamento in vista dello United, è oltremodo convincente e affascinante.
Purtroppo, El Shaarawy è ancora fuori, come pure Kumbulla.
Da parte atalantina, Hateboer ancora assente, e coppia d'attacco formata da Muriel e Zapata, assistiti da Pessina, il vero pericolo rosso per la Roma, tenera e malleabile in fase difensiva.
Negli ultimi 6 incontri all'Olimpico, la Roma non ha mai vinto, pareggiando 3 partite e perdendone 3, a testimonianza che il bel gioco può battere persino la tradizione a casa sua anche senza grandi campioni. Quando lo impareremo, non sarà mai troppo tardi.
Le formazioni non saranno certamente toccate da alcuna polemica per la vicenda Superlega. Arbitro: Calvarese, di Teramo.
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