giovedì 21 gennaio 2021

Spezia o morte

 I Friedkin, per ora, non parlano. Almeno con la stampa e quindi con la gente. Si sa che incontri con Pinto, lo stesso Fonseca, la squadra non mancano. Eppure, la loro voce ufficiale latita parecchio per tutto l'ambiente. 

I commentatori sono concordi a dire che per ora Fonseca resta. Il problema ci sarà con un risultato negativo contro Lo Spezia, dato che la Roma deve vincere per forza: lo esige la classifica, lo pretende l'attuale situazione figlia di una caduta verticale iniziata con il derby. 

Non aver cacciato il tecnico nell'onda emotiva di un derby perso malamente e di una Coppa Italia persa due volte, una volta sul campo e una volta davanti al giudice sportivo, fa in modo di farmi lodare la nuova proprietà. Non è con i nervi che si risolvono queste situazioni. I mali della Roma sono antichi e provengono da dieci anni vissuti disastrosamente.

Il ragionamento prevalso è il seguente: stante i pessimi conti della Roma, cacciare un allenatore da quarto posto in classifica per il buio, non vale la pena. Inoltre, se ci dovesse essere un crollo ulteriore nelle prossime partite, serve comunque del tempo per imbastire soluzioni che portino al cambio di timoniere meno traumatico possibile. Il quarto posto è davvero alla portata della Roma e rinunciarvi con una condotta di tipo autoritario-giustizialista sarebbe un azzardo.

Probabilmente, sono considerati poco convenienti, per vari motivi, gli ingaggi di allenatori disponibili come Allegri, Sarri e Spalletti. Resterebbero soluzioni certamente entusiasmanti ma problematiche per altri versi come De Rossi junior in panca. 

Altri nomi potrebbero considerarsi gente come Di Biagio (non è riuscito ad evitare la retrocessioe della Spal la scorsa stagione, subentrando a Semplici a 4 turni dalla fine del campionato), Walter Mazzarri (reduce dalla non esaltante parentesi con il Torino), Vincenzo Montella (fu proprio la vittoria della Roma di Fonseca a Firenze a decidere la sua parabola negativa), Cristian Panucci, non dimenticato difensore romanista, libero dopo l'esonero come CT dell'Albania.

Devo riferirvi una voce che spero non sia vera: i contatti con Leonardo Jardim, nato in Venezuela, ex allenatore del Monaco. 

Per ricostruire la Roma serve un tecnico che conosca alla perfezione il calcio italiano, altre avventure esotiche non sono, a mio avviso, neppure percorribili.

Certamente, peserà il parere di Pinto, nuovo general manager, e purtroppo un tecnico straniero non è affatto impossibile.

 Milan, Jardim potrebbe essere il nuovo allenatore: lo porta Campos |  Goal.com

 

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