giovedì 16 luglio 2020

Battuto anche il Verona, ma la Roma non trova pace

Fonseca ha trovato la formula giusta ed ora il 3-5-1-1 con il quale schiera la Roma, con Mkhitaryan che appoggia Djeko, può finalmente proteggere adeguatamente la traballante difesa (Ibanez cresce a vista d'occhio) e permettere a Spinazzola e Bruno Peres di esprimere il meglio del loro repertorio anche in avanti dove i loro inserimenti e cross rappresentano la vera alternativa alle azioni Pellegrini-Djeko. 

Il Verona ha dato filo da torcere, specie con Pessina e le azioni sulla loro fascia sinistra, e la Roma ha dovuto lottare fino all'ultimo dopo i gol di Veretout su rigore e Djeko con una gran capocciata. Pessina ha messo ansia con un bel gol di tacco vanamente mercato da Ibanez. 

Tutto bene, quindi? No, perché la Roma ha accusato durante l'incontro troppe pause e permesso al Verona di farsi pericoloso pur giocando senza attaccanti di ruolo nel primo tempo. Inoltre, la prestazione di Zaniolo ha irritato un po' tutti con troppi atteggiamenti da prima donna che infastidiscono anche i compagni. Nella Roma, parole di Fonseca e Mancini, si corre e si copre ogni zona del campo. Mancini e Veretout ma anche Mkhitaryan sono un esempio in tal senso. 

Confortante la prova di Kolarov al centro. Per il mercato, il vero DS, Baldini, opera in stretta connessione con De Sanctis e sappiamo solo che la necessità di colmare i buchi di bilancio è la prima esigenza e la dimensione di tali buchi dipenderà anche dalla qualificazione alle coppe. Napoli e Milan sono a 4 punti e davanti, Inter e Lazio a undici e dodici. Imperativo è non perdere con l'Inter dato che Napoli e Milan giocheranno in casa contro Bologna e Udinese.

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