Ormai neanche l'iperprofessionismo del calcio moderno serve a convincere che un arbitro non deve e non può indirizzare le partite, come purtroppo ha fatto il fischietto di Imperia.
Ma non bastano le proteste: se la Roma non farà in modo di farsi sentire veramente, stavolta giustificherà le nequizie future. Per il resto, solo una grande parata di Olsen su Zaniolo e poco altro. Di gioco convincente alla Roma ancora non se ne vede, e tuttavia non è certo un buon motivo per stroncarla con arbitraggi indecenti.
Ci sono anche gli uomini contati: lo zigomo di Djeko e il menisco interno di Diawara ci privano di altri due giocatori. Fonseca, ora, deve fare i conti anche con questo problema.
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