Fonseca ha schierato il solito 4-2-3-1 ma con interpreti molto diversi: Mirante, Santon, Mancini, Fazio, Spinazzola; Diawara, Cristante; Zaniolo, Pastore, Kluivert; Kalinic. per un turn-over costretto anche dagli infortuni di Pellegrini e Pau Lopez. Male i cambi del secondo tempo.
In questi casi c'è da considerare che questa competizione si gioca di giovedì e quindi di tempo per recuperare in vista del campionato ce n'è davvero poco.
Magari, la buona forma degli avversari (terzi nel loro campionato dopo 4 vittorie consecutive) avrebbe consigliato maggior prudenza anche considerando il modulo abituale della Roma un po' troppo offensivo. Ma quel che manca, alla Roma continuano a essere il gioco e la velocità. Titolari o riserve, poco cambia. E allora, il pareggiotto per 1-1 risultato da prendere o disprezzare?
Non si riesce a capire come sia possibile che i nostri sembrano perennemente in affanno contro chiunque. A parte Zaniolo, non c'è nessuno che riesca a mostrare progressioni eccellenti, o a superare agevolmente l'uomo. Anche la pessima partita di Kluyvert, in netto regresso rispetto la sua venuta a Roma dall'Olanda, non ce la spieghiamo. Nella Roma, oggi, a parte Zaniolo e Djeko, rendono tutti al di sotto di quel che potrebbero rendere.
E per quanto riguarda il gioco, lo ripetiamo: senza un regista vero, il 4-2-3-1 è solo un rischio. Per quanto riguarda noi, la Roma non se lo può permettere, anche considerando che la difesa è uno dei reparti più lenti che abbiamo, a parte Smalling, e quando costui non c'è, come oggi, si soffre di brutto anche contro una squadra modesta ma velocissima come gli austriaci.
Roma che attendiamo a una prova ben diversa contro il Cagliari, da battere assolutamente.
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