mercoledì 16 aprile 2025

Depressione romanista

 


Sabato 19 aprile, ore 20,45, si gioca Roma - Verona. Per tenere accese le possibilità di potersi qualificare per l'Europa pallonara, la Roma deve vincere. rimane uno degli argomenti meno trattati dai tifosi, però. Tifosi che stanno velocemente virando dal depresso al depresso grave. 

La Roma attende il nuovo tecnico, ma attende anche lo stadio. Lo attende dai tempi di Viola (quadrante Magliana), poi dai tempi di Sensi (terreni di Torrevecchia). Due gestioni americane non ci sono ancora arrivate e, se vogliamo, è arrivata tra i titoli solo una coppetta internazionale, la più piccola ma per noi la più preziosa perché non la vincevamo da 60 anni. Poco meno della mia età. 

E il nuovo tecnico potrebbe essere il nuovo messia, ovvero il principe della panca che farebbe addirittura meglio di Sir Claudio, che quest'anno ha fatto miracoli tali da rimanere nella leggenda, come i gol di tale Volk nei derby. Un centravanti fiumano straordinario, che nacque nel 1906 per andarsene poi a Nemi, nel 1983. 

Dopo le belle partite tra Fiumana e Fiorentina, divenne l'idolo dei tifosi di Testaccio facendo coppia con Fulvio Bernardini. Nel 1929 fu l'autore della rete decisiva nel primo derby di Roma e segnò una tripletta nel primo incontro di una formazione italiana contro una squadra francese. Grande, indimenticabile, Rodolfo Volk. 

Eppure fu dimenticato perché morì da solo e ridotto in miseria per via delle vicissitudini patite. Una delle store peggiori del pallone dato che i grandi si rispettano anche quando invecchiano e si ammalano. Con la Roma giocò 160 partite segnando 105 reti. Sai, Rodolfo, non ti ricorda mai nessuno, ho voluto farlo io. Gente come te manca sempre e da tanto a questa maglia.

La verità, che non ci diciamo e non ci raccontiamo tutti, è che oltre i calciatori, ci mancano moltissimo i presidenti passati. E mancano, ci scommetterei ,anche a quelli che urlavano allo stadio "Viola Dino bagarino" o "Sensi vattene". Ma non c'è da vergognarsene, semmai da rammaricarsene. 

La Roma ci stordisce con il suo fascino, talvolta noi perdiamo la testa. Nel circo calcistico che alcuni balordi hanno imposto a tutti noi, restano i sentimenti e i giusti riconoscimenti. Ogni maglia ha i suoi eroi. La nostra, un incredibile tasso percentuale forse legato al nome di Roma. So che tra i molti tifosi della mia età, anche alcuni giovani leggono questo, piccolo e quasi inutile, blog. 

Vi parlo del passato per loro, affinchè i giovani non perdano la memoria. E sapete per quale motivo? Il futuro è intessuto di memoria o non ha senso nemmeno quel che deve venire. l'anomalia di questa squadra è che non è al suo posto. Due gestioni americane hanno dimostrato, nel complesso, di non sapercela riportare. E noi stiamo a guardare. 

Cosa dovremmo fare? Forse mettere da parte qualche spicciolo per un'altra colletta stile Sistina? Forse dovremmo comprarcela noi e gestirla da soli, questa, benedetta, maglia per portarla dove merita di stare? I nostri avi edificarono l'impero mondiale più longevo ma noi non sappiamo portare in alto una società calcistica. Tempi che cambiano e pure parecchio. 

martedì 15 aprile 2025

Ancora enigmi nel futuro della Roma

 L'unica certezza che abbiamo è la data della prossima partita: Roma - Verona si gioca sabato, 19 aprile, ore 20, 45. Partita fondamentale per la Roma che nonostante la miracolosa corsa in avanti di Ranieri è ancora nettamente settima in  Serie A, con la Lazio che la supera di 2 punti, il Bologna di 3 e la Juventus, quarta in campionato, che ha 5 punti in più della Roma. 

Senza battere il Verona, solo potenzialmente impelagato nella lotta per non retrocedere (gli scaligeri sono al 14^ posto con 32 punti, ovvero a +8 dalla zona retrocessione) la Roma potrebbe salutare definitivamente la possibilità di centrare la qualificazione in Champions League. I prossimi incontri la vedranno in casa contro Fiorentina e Milan. In trasferta contro Inter, Atalanta e Torino. Pertanto, le partite in casa sono da vincere assolutamente.

Aver visto i pareggi stentati contro Juventus e Lazio non mi fa stare tranquillo sulla effettiva valenza di questo gruppo nel rush finale. 

I difetti di questa squadra sono ormai riconosciuti da tutti e strutturali. A poco sono serviti gli innesti invernali. La Roma è una squadra lenta che soffre la mancanza di spazi avendo una sola punta peraltro altrettanto lenta. I giovani di cui dispone, Svilar, Pisilli, Soulè e Baldanzi, sono l'unica fonte di un possibile sviluppo ulteriore verso la potenziale condizione di campioni. Il fatto che non sia stato ancora rinnovato il contratto del nostro portiere, procura ulteriori allarmi.

Sempre più tifosi hanno perso le aspettative che riponevano nella società. Appare ormai definitivamente chiaro che l'interesse del gruppo che gestisce la Roma sia maggiormente orientato vero la Premier, sponda Everton.

Perdendo l'attuale tecnico per ragioni di età, la scelta del nuovo allenatore ci farà comprendere del tutto le intenzioni dei signori Friedkin. Lo stesso Ranieri ha fatto capire come le risorse per rinforzare la squadra nei due mercati stagionali che seguiranno nella prossima stagione, saranno poche e da spendere oculatamente.

Senza una qualificazione europea, difficilmente vedremo una formazione migliore di quella che abbiamo visto quest'anno. E probabilmente, prima di questa certezza, non sapremo chi sarà il prossimo tecnico. Ce lo vedete un grande nome da panchina prendersi la briga di arrivare per la quarta volta di seguito in Serie A al settimo posto in classifica?



domenica 13 aprile 2025

Pareggi figli della politica societaria

 Il derby di ieri, come la partita contro la Juventus, ci porta a riflettere su due punti. il primo riguarda l'ennesima legge di questa stagione confermata in pieno: la Roma non batte mai squadre che la precedono in classifica. 

Il secondo riguarda l'imbattibilità di Ranieri che, da tecnico intelligente e ultra-esperto ha compreso i veri limiti strutturali di questa formazione e si accontenta de l punto invece che rischiare la sconfitta. 

Il tutto ci porta a considerare la politica economica di questa scadente società che anche nel mercato invernale ha puntato al risparmio. A me, sinceramente ,degli accordi fatti con il potere calcistico europeo importa molto poco: io leggo i risultati. 

La Roma non vince anche perché segna poco: in campionato ha il nono attacco e la  quinta difesa e infatti è attualmente al settimo posto in classifica generale. In classifica marcatori Dovbyk ha fatto solo 11 reti ,doppiato da Retegui con 22 ma il secondo marcatore della Roma è Dybala che ne ha segnati solo 6. Una squadra a dir poco stitica.

 Ieri la partita è stata dominata da una squadra che aveva compiuto una trasferta durissima in Norvegia di giovedì e che ha dimostrato una maggior brillantezza e una forza fisica superiore. Ranieri l'ha risolta, cioè ha ottenuto il punto che voleva, come fa spesso: inserendo una punta vicino al lentissimo centravanti ucraino. Ma entrambe le punte non avrebbero potuto fare nulla se non fosse stato Soulè a inventarsi una prodezza balistica che peraltro la Roma utilizza molto poco, ovvero il tiro da lontano. 

Soulè, un volta costruitosi un fisico migliore, senza dubbio potrebbe diventare un giocatore fondamentale per questa squadra come oggi è già Svilar, l'unico che ci ha tenuti in partita con le sue parate straordinarie. 

In definitiva, questa formazione avrebbe bisogno dell'innesto di cinque titolari di livello e ne aveva bisogno anche in estate e nel successivo mercato invernale. Purtroppo il vero elemento mancante è una società che possa e voglia spendere e dato che il prossimo anno ci mancherà pure la saggezza personificata di Ranieri, è lecito il dubbio di capire in quali mani finiremo. 


Lazio . Roma 1 - 1

 Per il derby, Ranieri sceglie il solito 3421 ma con Celik in difesa al posto di Hummels e la coppia Pellegrini- Soulè dietro Dovbyk. Konè-Paredes sono la coppia di centrocampisti centrali. Lazio con il consueto 4231 ma in campo Dele Bashiru. 

Partiti con la Roma in avanti la prima parta è di Svilar su colpo di testa di romagnoli al 6^ minuto.

Grande gioco a centrocampo, qualche fallo di troppo fino al tiro di Isaksen neutralizzato da Svilar. al 21^

Al 36^ altro fendente di Isaksen deviato in angolo da Svilar. 

Il primo tempo termina con un minuto di recupero. La Roma ha ceduto campo ai laziali impedendo loro il classico gioco in profondità ma evitando comunque di crearsi profondità con Dovbyk addirittura più utile nei calci d'angolo subiti che in attacco. Ranieri ha inserito Saelemaeker centrale mentre Soulè è andato a occuparsi della corsia destra senza troppo costrutto. Le occasioni create sono state nettamente a favore dei laziali. Svilar nettamente il migliore in campo nel primo tempo con Mandas praticamente inoccupato.

Ripresa con Cristante che rileva Paredes, ammonito nei primi minuti.

Al 46^ su punizione lunga, romagnoli batte sul tempo Mancini e di testa porta in vantaggio la Lazio. Pellegrini lamenta un fallo subito in difesa. 

Al 48^ Marusic abbatte Saelemaekers con un calcio volante in pancia. Sozza rimane a guardare.

Al 53^  Mancini su angolo di testa costringe Mandas alla parata.

Ranieri manda in campo Shomurodov al posto di Pellegrini. 

Al 64^ nel giro di un minuto, Celik e Zaccagni portano pericoli verso la porta avversaria. 

Al 68^ capolavoro balistico di Soulè cheda 30 metri fulmina Mandas per l' 1-1. 

Al 74^ Pedro, entrato al posto di uno stremato Isaksen ,riscalda i guantoni di Svilar. Lo stesso Svilar un minuto dopo salva ancora il risultato sui piedi di Dele Bashiru. La Lazio continua a portarsi in avanti.

81 minuto: Soulè vede Mandas fuori dai pali e cerca di beffarlo con un tiro che esce fuori di poco. 

83: Baldanzi al posto di Dovbyk. c'è da dire che sozza hafinora tollerato bellamente il gioco pensantissimo di Marusi e Rovella specie su Saelemaekers. Il giallo per Rovella arriva all87 per proteste.

El Shaarawy e Rensch entrano al posto di Saelemaekers e Soulè. 

Al 91^ è Mandas a dover bloccare un tentativo di Rensch. 

Dopo 5 minuti di recupero finisce un derby giocato malissimo dalla Roma che rimane a 2 punti dai rivali. Nella Roma ottima la difesa e soprattutto un perfetto Svilar, poi prezioso il lavoro incessante di Konè a centrocampo. Benissimo Soulè che non solo ha pareggiato ma ha mostrato le uniche virtù balistiche nella partita di oggi. Dovbyk comparsa, Saelemarkers malmenato con la complicità di sozza, troppo distratto per arbitrare partite del genere. 

Lazio quasi sempre in attacco ma troppo fallosa e probabilmente con un altro arbitraggio avrebbe finito la partita in 10 uomini. 

Ranieri termina la sua carriera da tecnico imbattuto nei derby di Roma. 



Oggi giornata di derby ma chi ci difende dagli errori che favoriscono gli altri concorrenti?

 Il calcio-circo italiano ha probabilmente favorito l'allontanamento di Mourinho dalla Roma come oggi concorre alla distanza che la Roma ha in classifica riguardo il paradiso del calcio- circo nostrano: i primi quattro posti in classifica che garantiscono l'accesso alla Champions League.

 Quel che combinano i signori Friedkin acquisendo le prestazioni di calciatori non proprio all'altezza è un conto; quel che ci viene fornito dalla visione delle altre partite nelle quali sono convolte le concorrenti della Roma è un altro. 

Ieri, come sempre, grandi favori erogati alle squadra più forti contro Lecce e Cagliari Il VAR è diventato il miglior alleato degli arbitri, non il loro correttore. A me non interessa neppure segnalarvi quel che combinano i signori arbitri con l'assistenza della signora VAR. Guardate voi e decidete liberamente. 

Ma vi spiego la mia preferenza per il ritorno di Mourinho sulla panchina romanista dato che Ranieri vuole smettere. Il tecnico portoghese combatte a viso aperto con il sistema-calcio, a torto o a ragione, che spesso collima con il sistema politico a torto o a ragione. Preferisco mettere da parte la diplomazia per ingrandire lo scandalo. Quel che odio maggiormente è l'ipocrisia dei potenti e dei ricchi. La capitale dell'Italia - Draghistan deve restare fuori dal calcio che conta per decreto universale? Che di dica apertamente la netto di squalifiche e multe che ci arricciano il baffo.

Per dirla tutta, ovviamente non si tratta soltanto di un problema della Roma: la grande differenza di trattamento tra piccole formazioni e grandi club è evidente, almeno qui da noi. Ed anche la differenza di trattamento tra le prime cinque squadre e quelle che seguono, almeno quest'anno. I nostri occhi non mentono. 

Detto questo, la Roma deve battere la Lazio dato che entrambe concorrono per il paradiso del quarto posto in classifica e non sarà facile. Non avremo il migliore ovvero Dybala, e forse qualche altro titolare. Alla Lazio non  manca nessuno. Resta da vedere il comportamento del signor Sozza di Seregno e ovviamente della cara VAR che per la Roma è un vero problema aggiuntivo storicamente parlando.

Il collegio giudicante giocherà una partita che osserverò esattamente come un gioco nel gioco in un derby da tripla. E medesima faccenda farò fino alla fine del torneo quando giocano le altre formazioni interessate alle coppe europee, elemento molto più interessante della zona retrocessione, almeno per me. 

Io so che trattasi di circo, ve l'ho sempre detto e scritto. quindi le mie note saranno soltanto a beneficio di quei pochi che leggono questo piccolo e inoffensivo blog. Magari, per vedere un altro punto di vista riguardo il mainstream sportivo secondo il quale il calcio è perfetto sport e socialmente interessante. 

Ma anche il circo è uno spettacolo e allora perché non ammetterlo placidamente?



giovedì 10 aprile 2025

Il derby si avvicina ma a Roma si parla d'altro

 Anche nel calcio-circo che vediamo in Italia-Draghistan, la realtà è talvolta talmente brutta che risulta impossibile accettarlo. Come vedete, anch'io parlo d'altro piuttosto che delle purtroppo facili previsioni per il derby che si avvicina. Facciamo un po' di chiarezza. Come mai tanti investono nel calcio-circo di questo, povero, paese? A cosa serve ad avere due-tre squadre in altre parti del mondo? Semplice: potrebbe essere utile, a qualche persona poco seria, per riciclare facilmente il denaro oppure per esportare denaro senza troppi vincoli. E sottolineo potrebbe servire a persone poco serie. 

Detto questo, molti ancora con comprendono il curioso atteggiamento delle proprietà estere che talvolta gestiscono squadre italiane. Ricordo a costoro che per statuto le banche non possono detenere la proprietà neanche degli appartamenti per i quali concedono un mutuo ipotecario. Ora, finite voi il concetto. 

SE una società chiede soldi alla banca e non è nelle condizioni di restituirli, uno dei sistemi eventualmente fattibili per riprendere quei soldini sarebbe dare in semplice gestione a un gruppo quella società, rimetterla a posto finanziariamente, poi venderla e magari rifondere la banca. Non so se mi sono spiegato. 

Fate il giochino di provare a indovinare, nella nostra Serie A, quali sono le società che potrebbero finire in questa situazione che vede presunte proprietà in effetti gestire le società e non detenere quote di maggioranza. Un gioco, non la realtà. Si parla di gioco di immaginazione. Così non chiudete questo povero bloggherello. Qui si parla di gioco va bene?. 



lunedì 7 aprile 2025

Ranieri consigliere del presidente

 Nel dopo partita di Roma - Juventus, ecco che Ranieri ci fornisce un'importante chiave interpretativa di cosa diventerà la Roma nel prossimo anno. Sapevamo che Sir Claudio sarebbe diventato un importante dirigente ma adesso sappiamo, per sua ammissione, che rivestirà il ruolo di consigliere del presidente. Con quale importanza e grado di valenza, non possiamo immaginarlo nemmeno.

 Una doccia fredda o quasi. Chi guiderà la società AS Roma? Chi prenderà, nei fatti, le decisioni fondamentali sul mercato e altrove? Con la gestione probabilmente impegnatissima nella Premier, lato Everton, cosa sarà di noi?

Il futuro della Roma, almeno in panchina, probabilmente dipende da quale qualificazione per l'Europa conseguirà. Purtroppo, la sensazione di precarietà dirigenziale e tecnica diventa sempre più forte e non posso che auspicare un cambio di gestione viste le premesse. Sappiamo anche che i soldi per il mercato estivo potrebbero essere pochi a causa dell'accordo firmato per sanare il bilancio con gli organismi UEFA per tutto il 2026. 

Il nostro futuro è sempre più nebuloso. L'attuale gestione non fa e non dice nulla per smentire questa brutta sensazione. E il prossimo anno, non sappiamo se e quando Ranieri sarà presente in società.

Possibile che nessun gruppo ben motivato e ben fornito possa o voglia presentare offerte di acquisto per la AS Roma?



Depressione romanista

  Sabato 19 aprile, ore 20,45, si gioca Roma - Verona. Per tenere accese le possibilità di potersi qualificare per l'Europa pallonara, l...