Mentre la Roma viaggia a una media scudetto veramente inaspettata qualche mese fa, e tutti celebriamo Mister Ranieri che ha portato grande competenza e saggezza ne disastrato settore tecnico giallorosso, la società ha fatto il contratto dal professionisti a due giovani del vivaio: Mattia Mannini e Alessandro romano resteranno a Roma il primo fino al 2028 e il secondo fino al 2027. La Primavera di Mister Falsini conta parecchi altri prospetti interessanti, come il portiere Marin, il centrocampista Graziani Leonardo (in 19 incontri, 8 reti e 4 assist) e gli attaccanti Filippo Alessio e Alessandro Cherubini.
Crescerebbero bene all'interno di una sana scuola calcio interna oppure in prestito ad altri club. Ma nella Roma impazza il toto-allenatore più di ogni altro gioco. Per il prossimo anno, potrebbe rimanere il tecnico attuale, potrebbe arrivare Sarri oppure Gasperini. Fabregas o ancora Allegri. Ranieri diventerebbe un dirigente, forse il direttore generale.
Di fatto, la squadra viaggia a buoni ritmi. anche se la classifica piange ancora, con la Roma al nono posto in Serie A, ora Fiorentina, Milan e Bologna, rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto sono a uno o due punti di stanza e il miglioramento è netto. La partita contro il Como, domenica 2 marzo alle 18, potrebbe garantire un sorpasso interessante per le posizioni buone per la qualificazione europea.
Intendiamoci, la Roma non ha un organico all'altezza ma il gioco esiste e i vari atleti sono messi in condizione di esprimersi adeguatamente. È la prima volta dai tempi di Mourinho che l'attuale tecnico restituisce una fiducia generale in tutti. Ma l'età è un fattore determinante. I 74 anni di Mister Ranieri meritano considerazione. io mi auguro che sia lui a scegliere con saggezza il prossimo tecnico giallorosso anche se la speranza è che possa tornare Mourinho, non ve lo nascondo. Magari ad allenare una formazione definitivamente depurata dai tanti che ne facilitarono l'esonero. Josè è rimasto molto legato a Roma e ai suoi tifosi e qui sa bene che sarebbe acclamato di nuovo, stavolta con una società che i giovani li ha fatti crescere alla bisogna, c'è da dirlo. Sperare è lecito.
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