Nella vita, persino i soldi non bastano se non funziona cervello e difetta l'esperienza. Per primeggiare nel calcio, specie in Serie A e in Europa, servono entrambe. Purtroppo, la Roma ha dimostrato, negli ultimi 10 anni, la quasi totale mancanza di queste virtù, a parte la grande vittoria della Conference ottenuta per merito di uno dei tecnici migliori al mondo, quel Josè Mourinho che si è dovuto scontrare con un meccanismo calcistico assurdo, come il nostro, quello a livello amministrativo-nazionale.
Ma qualcuno sta guidando la Serie A e sono tre squadre: Atalanta, Napoli e Inter. Paragonando gli organici di queste tre formazioni con il nostro cosa si ricava? Quel che scrivo spesso e volentieri su questo blog: un' inferiorità dal punto di vista fisico-atletico, una carenza tecnica e una quasi totale confusione tattica.
Nella partita di ieri, qualcuno faceva notare il gran numero di cross effettuato nel primo tempo quando mancava Dovbyk e l'assenza di cross quando è entrato Dovbyk. Vi sembra normale? Non vorrei che nel marasma romanista finisse coinvolto nel modo peggiore anche un ottimo tecnico come Claudio Ranieri. Speriamo non sia così.
Comunque sia, la Roma deve provvedere a rinnovare la squadra dal punto di vista tecnico. Ieri, contro il Como, avevamo in campo il club dei piccoletti: Angelino, Saelemaekers, Le Fee, Saud, Celik, Dybala, è entrato poi anche Soulè. Essere piccoli e veloci ti può far giocare ala, nel calcio, ma se ti piazzi in mezzo al campo, fatalmente soffri anche perché, a parte Angelino, di veloce non abbiamo nessuno.
Gli unici giocatori piazzati fisicamente sono Hummels, Mancini e Dovbyk e nel primo tempo mancavano tutti e tre. Dal punto di vista puramente fisico e atletico, la Roma dieci anni fa perdeva contro le grandi, oggi perde contro molte provinciali. Segno che si sono clamorosamente sbagliati vari mercati estivi. Uno come Nainggolan, ce lo sogniamo come ci sogniamo uno come De Rossi calciatore. Ma il calcio non si gioca solo con il fisico, si gioca con la tecnica, con i fondamentali. E, a parte Dybala, nella Roma non c'è nessuno.
Ieri, i pezzi di bravura tecnica l'abbiamo visti nelle fila del Como. La nostra squadra cede tecnicamente anche a molte piccole, questa è la verità che vado scrivendo, in quasi perfetta solitudine, da anni.
Sono solo un tifoso vecchio e esperto di calcio giocato visto allo stadio e in televisione e vi dico che a noi mancano dirigenti esperti e sicuri, prima ancora che calciatori adatti alla Serie A, che sono di meno del passato in quanto i pochi che abbiamo stanno male fisicamente.
Devo ripetete l'allarme che ho già lanciato: rischiamo di retrocedere. La società ne deve prendere atto e portare gente di gamba e molto tecnica a gennaio, non c'è altra soluzione. Servono come minimo 100-150 milioni per 4 giocatori, uno per ruolo: laterali difensivi, centrocampo, tre quarti e attacco. E servono urgentemente. Se Ranieri sta progettando il mercato già lo sa e sa come salvare la Roma perché di questo si tratta. Ora, si deve battere il Parma senza se e senza ma. La salvezza, come noto, si costruisce tra le mura amiche. A me della partita di coppa Italia con la Sampdoria, non interessa nulla.
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