domenica 3 novembre 2024

Verona - Roma 3 - 2

 Juric sceglie il solito, improduttivo, 3-4-2-1 per affrontare un Verona schierato con il 4231 scandalosamente aiutato dall'arbitro di giornata su un gol irregolare. Devo sorvolare sulla incredibile ripetitività di episodi che affossano una formazione giallorossa già piena di problemi. Oggi, per esempio, la coppia di trequartisti composta da Pellegrini e Soulè confeziona almeno il gol del pareggio con l'argentino, al 28^ dopo la rete di Tengstedt al 13^. Magnani, al 34^ riporta in vantaggio gli scaligeri con un'azione di angolo con un evidente blocco su Svilar e una gomitata su N'Dicka. 

In ogni caso, la Roma ricomincia a giocare nella ripresa dovendo inseguire. Pareggio che arriva su gol di Dovbyk su cross di Celik al 53^ dopo un'ottima azione di Konè.

Escono Soulè, Le Fee, e Zalewski al posto di Cristante, El Shaarawy e Dybala. Juric evidentemente avverte l'estrema solitudine del nostro centravanti e cerca rimedi. Eppure, poi esce Dovbyk per Baldanzi, una scelta non comprensibile. Nel frattempo il Verona cerca di prendere il possesso del centrocampo e la Roma sta a guardare. In realtà la Roma sembra stanca e poco reattiva.

Dybala ha l'occasione di battere una punizione al limite dell'area grazie a un fallo su Baldanzi all'80^. Nel frattempo esce Konè per Paredes. Purtroppo, Paulo ha le polveri bagnate e nulla cambia riguardo al risultato. La Roma comunque si porta in avanti e il Verona arretra. 

Il gol invece lo segna Arrui per colpa di una ripartenza dovuta a un errore di El Shaarawy all'89^. Nei cinque minuti di recupero la Roma non riesce a replicare anche se un terribile intervento su El Shaarawy produce un rosso a Livramento. 

La Roma è tormentata dagli arbitri ma il Verona oggi fa tre tiri in porta e segna tre volte, la Roma fa invece molta fatica. Una squadra modesta, poco in palla, e il resto lo fanno gli errori di un tecnico che sta dimostrando tutti i suoi limiti. Oggi, far uscire Dovbyk ha complicato molto le cose e alla fine ha ragione il Verona. 

La roma dovrà combattere per tutto il campionato al fine di rimanere in Serie A. Questo è il verdetto sulla Roma costruita dai signori Friedkin e dai dirigenti, pochi, esistenti. E anche l'atteggiamento dei signori arbitri è frutto di una società debole e malmessa. 

I nostri giocatori devono capire che far legna in casa è essenziale e cercare di non perdere in trasferta significa non poter andare in Europa ma restare in Serie A. Oggi è inutile parlare di buoni e cattivi: questa squadra ridicola dev'essere implementata nel mercato invernale. E la società, se esiste, deve farsi sentire da un palazzo calcistico che continua, impunemente, a tormentarla.

 


 


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