sabato 7 settembre 2024

L'UEFA multa la Roma e i nostri veri guai

 Sono avvenuti due eventi degni di un commento. Esaminando il bilancio chiuso nel 2023, l'UEFA ha multato la Roma di due milioni per aver sforato gli obiettivi del risanamento. Ora le società calcistiche, è ufficiale, non possono svolgere la loro linea di investimenti, acquisti e cessioni senza il controllore continentale. Un assurdo tollerato dai servitori di tali vincoli che come sapete non esiste nella legislazione nazionale. La Roma, come tanti, altri, club è abituata a chinare la testa e pagherà l'assurdo balzello.

 A proposito, ricordo che una squadra, l'Inter, è stata fatta oggetto di pignoramento da una società all'altra  e qui nessuno ha qualcosa da dire. La legge lo permette, quindi tutti zitti. Non avere certezza del diritto fa in modo che legge, in realtà, non sia ma un insieme di abusi continui.

Detto questo, ieri la Nazionale ha battuto la Francia a Parigi. È successo che il giochista Spalletti ha rinnegato sè stesso e al posto del 4-2-3-1 abbiamo visto un buon 3-5-2 che, a parte la sciocchezza iniziale con il subitaneo gol dei padroni di casa, ha provocato una delle peggiori debacle al calcio transalpino degli ultimi anni.

Senza dubbio, l'Italia ha gli uomini giusti per svolgere al meglio il 352 e l'ha dimostrato. Ma la Roma è nelle stesse condizioni? Applicherà questo modulo nell' insidiosissima trasferta di Genova?

La buona difesa italiana conta su calciatori abili in marcatura ma esperti nel rilancio di gioco. tonali, poi, tornato ieri in squadra, è servito per illuminare passaggi e cambi di direzione nel gioco. 

Inoltre, l'Italia ha attaccanti poco prolifici ma molto mobili ,come Retegui. 

La Roma è l'esatto contrario. Per ora ,cioè senza l'innesto di Hermoso e Hummels, non ha una difesa poco abile in marcatura ma molto lenta e che nel solo Mancini può vantare qualche possibilità di rilanciare il gioco. di solito, lo vediamo portare palla e cercare una sponda nei trequartisti o negli attaccanti che difficilmente trova, come accaduto nella disastrosa sconfitta interna contro Empoli.

Il vero problema, però, risiede nel centrocampo giallorosso, molto lento e con poca se non nulla inventiva. Un giocatore come tonali servirebbe come il pane, così come un giocatore come Frattesi, capace di ripartire dalla sua area per fiondarsi nell'area avversaria. Un prodotto del vivaio romanista lasciato andare via per qualche spicciolo, un po' come Calafiori prima e ora Joao Costa e compagni.

Certo che si può utilizzare qualche ragazzo del vivaio per fare cassa ma ci vorrebbe la lucidità necessaria per non privarsi dei migliori e più utili. E questa lucidità, in casa Roma, non c'è da molti anni.

Quindi, il centrocampo romanista i l suo Frattesi dovrebbe trovarlo in Konè e questo è tutto da dimostrare.

Inoltre, il calcio con la vittoria a tre punti ti impone di vincere: ai fini della classifica, meglio perdere un incontro e vincerne un altro che fare due pareggi. Per vincere, una difesa forte è la base ma devi disporre di un attacco efficiente. Lasciare fuori il miglior elemento disponibile, come Dybala, per far giocare un ragazzino acerbo come Soulè è una follia che la Roma ha già compiuto. Insieme, i due argentini potrebbero giocare ma dovrebbero essere gli unici centrocampisti offensivi, quindi escludendo Pellegrini.

Le mie non sono idee campate in aria dato che la Roma in tre partite ha segnato un solo gol collezionando due pareggi per 0-0. Quando ha segnato questo gol, aveva in campo un centravanti di riserva che è molto più mobile del titolare, una specie di atletico armadio che andrebbe servito con decine di cross dalle ali che puntualmente non vediamo. Lukaku ovviava a questo deficit strutturale della Roma, che non aveva e non ha esterni efficienti, vendendo incontro al pallone e facendo da boa. Cosa che Dovbyk non fa e forse non farà mai. Risultato, pur giocando con troppi uomini offensivi, la Roma non prende molti gol ma non ne fa, aggravando la situazione.

Ecco cosa intendo quando dico che il mercato romanista è stato fatto male e condotto peggio. Se e quando prendi uno come Dovbyk non puoi servirlo con cross continui, ragioni con i piedi e non con la testa. Per la Roma sarebbe meglio Retegui cioè un uomo meno potente ma molto mobile, da servire negli spazi larghi. 

Come potrebbe e dovrebbe giocare la Roma con gli uomini disponibili ,sarà l'argomento del post di domani.



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