mercoledì 17 gennaio 2024

Nello sport-circo, evitiamo la vedovanza calcistica

 Lo sport-calcio è un circo. L'ho sempre scritto. Non esiste virtù, non esiste pulizia o santità. Come ogni attività umana, fa girare questo mondo il Dio Denaro. Lo sport, quindi, il calcio, è in mano al Dio Denaro. Poi, come in ogni ambito umano, esiste gente differente. 

Orgoglio e schiene dritte si contrappongono a piccoli uomini schiavi di tutto e tutti. L'indotto calcistico: scommesse, radio, giornali, gadget e altro, seguono lo stesso fiume di denaro e le sue consuetudini. Oggi, qualcuno parla di quanto è costato Mourinho alla Roma. Ma evita di citare i grandi guadagni portati dal suo modo di allenare alla Roma: dai 50 sold-out, alla valorizzazione di giovani calciatori, tra l'altro obbligata dalla perenne scarsità di organico. 

Insomma, tanto è costato ma molto di più ha procurato in ricavi. Accadde con Maradona al Napoli, per esempio. Ora, ricordare questo, grande, personaggio non ci aiuta più di tanto. Il calcio è spietato, e per le sue consuetudini moderne, la finanza conta addirittura più dei risultati sportivi quindi dei trofei: oggi arrivare quarti è meglio che vincere coppe, questa è la verità, visto che la partecipazione alla Champions è una sorta di toccasana economico per i quattro, forse cinque, fortunati club che ci arriveranno. 

Siamo tutti delusi dalla fine anticipata dell'era mouriniana ma ora dobbiamo pensare al bene della Roma e questo significa dimenticarci di essere le vedove di Mourinho così come ci dimenticammo di essere le vedove di Zeman o di Sensi o ancora prima di Viola. I grandi nomi che abbiamo conosciuto a Roma servono a fare la nostra esperienza e poter quindi delimitare i nostri comportamenti futuri. 

Ora va sostenuto con il cuore e con il coraggio il buon Daniele de Rossi. Uno di noi, come è stato Mourinho e a dire il vero prima di lui. Battere il Verona è indispensabile per continuare la corsa europea. 

Ora, tocca a Daniele, e spero proprio, tra un po', a Totti. Ragazzi, sono gente come noi. E dobbiamo andare avanti, battendo il povero Verona, in odor di retrocessione e con tanti giocatori ceduti. Questo è il bene della Roma ,più importante di me, di voi, di Mourinho e De Rossi. Come tutte le idee, che ci precedono sempre di qualche passo.



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