venerdì 12 gennaio 2024

Attesa per Milan - Roma, tra delusione e depressione

 Domenica alle 20,45, la Roma incapace di pareggiare un derby in Coppa Italia si presenta a Milano per incontrare il Milan. Attualmente, i giallorossi sono ottavi in campionato a ben 10 lunghezze dai rossoneri. Un abisso separale due formazioni. Ma se guardiamo la differenza reti, altro indicatore della situazione delle due squadre, il Milan ha segnato 35 reti subendone 20; la Roma 31 reti subendone 21. 

Non si evincerebbe tanta distanza nel punteggio finale partendo da questo raffronto, eppure esiste praticamente non solo l'Europa calcistica tra le due squadre ma anche l'agognata qualificazione alla Champions. 

Nell'altra post ho definito il fallimento del progetto Friedkin, almeno dal punto di vista sportivo, perché questi sono i fatti. Una squadra che al terzo anno di un allenatore come Mourinho si trova all'ottavo posto in classifica generale alla fin del girone d'andata, non può certo ritenersi vincente. 

All'attivo, finora, una coppa europea che mancava da 60 anni nella nostra bacheca e questo fatto rimarrà per sempre. Ma se non si canta Messa senza i denari della Champions, qui pare proprio che non si possa sopravvivere a grandi livelli senza il denaro garantito dalla partecipazione alla coppa più importante, quella che regala finanziamenti a chi partecipa. E allora, tutte le altre considerazioni e le possibili vittorie, cessano di avere importanza. 

Tra l'altro, la situazione dell'organico fa oaura. Recentemente, è stato rimandato in prestito ola Solbakken, calciatore che sembra proprio essere un pesce fuor d'acqua a Trigoria, ora andrà a giocare in Giappone. Chi l'ha preso e per quale strano motivo, è un mistero. Ma se nel reparto offensivo la Roma è abbastanza ben fornita, lo stesso non si può dire in difesa, dove siamo costretti a valorizzare un giovane della Juventus perché i nostri titolari, semplicemente ,o sono infortunati o mancano del tutto ,essendo partito N'Dicka per la Coppa d'Africa. 

Certo che basterebbe guardare la posizione in classifica per rendersi conto del fallimento del progetto americano ma il problema riguarda proprio il futuro, anche immediato. La Roma avrebbe bisogno di battere il Milan per rilanciarsi nella corsa al quarto posto. Ma chi giocherà? In difesa, la porta sarà presidiata da Rui Patricio che almeno mostra segnali di ripresa da qualche incontro. I difensori centrali dovrebbero contare l'inossidabile Mancini (ricordiamo che sta giocando con la pubalgia), Cristante e uno tra Llorente e Hujisen. Kristensen e Zalewski sulle corsie laterali mentre il terzetto di centrocampo potrebbe mostrare  Paredes, Pellegrini e Bove. Attacco formato da El Shaarawy e Lukaku. 

Il Milan dovrà fare a meno di Tiaw, Tomori, Kalulu e Pobega. lo dico per far notare che gli infortunati ce li hanno tutti anche chi ci precede di 10 punti in classifica. Nel 4-2-3-1 di Poli ci sarà Magnan in porta, Calabria, Theo, Kjaer e Jiminez in difesa; Rejinders e Adli a centrocampo, Pulisic, Lofthus Creek e Leao sulla trequarti e Giroud in attacco.

Potete farvi un'idea da cosa accadrà in campo quando si scontreranno queste formazioni, soprattutto ricordando la disfatta subita in casa all'andata, dalla Roma. Da questo esempio nasce il senso di lontananza dai grandi obiettivi che una formazione come la nostra mostra in questa occasione e in tante altre. 

Servirà la solita partita di coraggio senza forza nelle gambe, la grinta senza poter mordere e soprattutto una lentezza da dover amministrare. Perché la Roma ha questi difetti su tutti, perlomeno in assenza di ricambi nella formazione titolare. I giocatori del Milan gireranno di corsa intorno alle nostre cariatidi come ha fatto la Lazio. Se almeno la Roma imparasse a difendersi e contrattaccare decentemente, questi disastri calcistici non li vedremmo così di frequente. Serve poter far due passaggi di fila. Non continuo l'elenco di quanto serve a questa formazione perché rischierei di annoiare. 



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