sabato 22 luglio 2023

Un rebus nel rebus: Cosa farà Mourinho?

 Al tecnico portoghese, uno dei più vincenti della storia calcistica, hanno detto di tutto da quando è approdato a Roma: finito, lesso, rimbambito, ormai superato tatticamente e tecnicamente. 

Finora, in due anni, ha prodotto due finali europee, di cui una vinta e due piazzamenti consecutivi al sesto posto in campionato. Di fatto, Mourinho è l'idolo quasi incontrastato della tifoseria dato che, oltre a portare a Roma una coppa europea che non si vinceva da 60 anni 60, si è battuto per il rispetto che l'intero sistema calcistico nazionale ed europeo deve ai nostri colori. 

In soldoni, se il comportamento nelle competizioni continentali è di tutto rispetto, i sesti posti in campionato sono da depressione assoluta. 

Sappiamo tutti che la Roma, durante la gestione attuale, ha potuto schierare buone formazioni ma non in grado di vincere qualcosa in Italia. In Europa, la grande esperienza del tecnico ha fatto la differenza. 

Questo è l'ultimo dei 3 anni di contratto del Mister che a quanto sappiamo ha sollecitato un incontro per il rinnovo che ancora non è arrivato. 

Ora, si diceva che un tecnico come Mourinho ama i grandi giocatori e sa utilizzarli al meglio. Nella Roma si è trovato a lanciare molti giovani, e lo ha fatto nel mondo migliore: per esempio Bove e Zalewski. Altri ragazzi, provenienti dal settore giovanile, hanno procurato introiti importanti nel mercato. 

Fare a meno di una tale mente non porterebbe niente di buono o di meglio. Abbiamo già sperimentato allenatori giochisti ma il risultato non ha portato a titoli nazionali o europei. La Roma non vince lo scudetto da 22 anni e la coppa nazionale da 15. Ora, è più o meno probabile tornare alla vittoria in Serie A con un allenatore vincente ovunque o con un altro tecnico, meno titolato? 

Da quel che abbiamo visto, i principali difetti della squadra attuale sono la non esaltante prestazione del portiere e l'assenza di marcatori a due cifre in campionato a parte Paulo Dybala (12 reti e 7 assist). Del resto, lo sappiamo e lo vediamo che tra i molti, buoni, calciatori che la squadra attuale offre, i soli ad avere una chiara dimensione tecnica internazionale sono proprio Dybala e Matic. 

Questo è il nostro problema principale: pochi giocatori oltre la media, un portiere in calo fisco e anagrafico e un centravanti che per quanto si dimostri attivo e volenteroso, ha collezionato zero reti lo scorso anno in campionato. 

Belotti è l'unica punta centrale presente nel ritiro in Algarve.

Se volete trovare problemi nella Roma, vi ho fornito qualche spunto e una traccia: non si tratta del tecnico.  Se non rinnova con la Roma, saremo punto e a capo, nel buio più assoluto. 




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