giovedì 2 febbraio 2023

I mille problemi della Roma

 Le cose vanno male. Dicendo che la Roma ha qualche punto in più dello scorso anno, si dimentica che è attualmente sesta in campionato, ha l'ottavo attacco in Serie A e la quarta miglior difesa. Un sesto posto che vede la settima a ben 8 punti ma che attualmente vede anche la Roma fuori da tutto e da ieri sera fuori dalla Coppa Italia, eliminata da una coriacea e veloce Cremonese che aveva già eliminato il Napoli. 

La tifoseria dorme sulle ali del sogno dato che si fida, in grande maggioranza, di uno dei migliori tecnici del mondo. Un tecnico che dichiara di non essere soddisfatto dell'attuale organico e del mercato invernale appena finito. Sono intanto finiti ai margini del progetto tecnico, se non fuori del tutto, Karsdorp e Zaniolo. Gli ultimi venuti, come Camara e Solbakken sono ormai oggetti misteriosi.

La Roma gioca male, senza costrutto e segna pochissimo. Ieri sera, con Belotti e Abraham in campo contemporaneamente, si è vista una maggior vivacità offensiva e considerando anche l'indispensabile presenza di Dybala, forse un 4-3-3 sarebbe più adatto. 

Qualcosa si dovrà pur fare: lo spettacolo offerto ieri sera a uno stadio stracolmo è stato penoso. 

Resta il fatto che senza agguantare la quarta posizione in campionato, utile per la Champions, non si fa giorno. La proprietà non mostra di emozionarsi troppo per i cattivi risultati che cominciano a sommarsi ai limiti di mercati fatti al risparmio dove a forza di introdurre prestiti e svincolati a una rosa già tecnicamente carente, si sono accumulate tensioni e imperfezioni tali da non farci guardare al futuro con tranquillità.

Dopo la bella vittoria della più piccola tra le coppe continentali dello scorso anno, tutto sembra peggiorato, comprese le prestazioni di giocatori che solo lo scorso anno sembravano indispensabili come appunto i ribelli Karsdorp e Zaniolo ma anche come Abraham e Pellegrini. 

Tra i migliori in assoluto, gli anziani Matic e Smalling e soprattutto Dybala. Quanti di loro resterebbero senza la Champions e soprattutto senza Mourinho?



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