Il calcio è un gioco molto semplice, fatto di due fasi: una difensiva e l'altra offensiva. La Roma continua nel mostrare una buona difesa ma conferma di non avere un attacco.
Abraham, Belotti e Shomurodov, in tre, non fanno un centravanti. Invece, il Napoli ha un'ottima squadra e un grande centravanti che oggi, bevendosi il povero Smalling, ha letteralmente costruito l'undicesima vittoria partenopea.
Mourinho si arrampica sugli specchi per non demolire ulteriormente i suoi giocatori. Ma c'è poco da demolire: oggi, nel tabellino finale, lo 0 nella casella dei tiri verso la porta del Napoli, è chiaro e limpido. Solo Dybala mascherava la grande carenza offensiva romanista e quando si è rotto è iniziato l'incubo.
Non so se Mourinho potrebbe schierare la Roma con maggior costrutto ma certamente senza centravanti validi, non si va lontano. Serve questa punta che sappia tirare in porta, veloce e pungente per gennaio.
Ora ci aspetta un ciclo notevolmente complicato ma senza un attacco valido, si complica tutto. Abraham dovrebbe riposare, non può continuare a essere un fantasma in campo e stupisce che Mourinho non lo comprenda.
Spalletti, dal canto suo, ha ormai la squadra che voleva e buon per lui, può proseguire bene. I problemi restano, qui, all'Olimpico, che non ha neppure la voglia di fischiare. Ci si aspetta anche un provvedimento disciplinare per Karsdorp che a fine gara va a polemizzare con Irrati. Ci mancava solo questa.
Nessun commento:
Posta un commento