martedì 3 maggio 2022

L'ennesimo pasticcio VAR e di chi lo gestisce

 La sospensione fino a fine campionato del duo Pairetto-Nasca nasce dal fatto che il gol di Acerbi, durante Spezia-Lazio, era in fuoprigioco e nemmeno in questo è servito il VAR. Lo scrivo spesso a difesa della Roma: il VAR si usa a suo svantaggio: quando ha torto, funziona; quando ha ragione, no. L'ho potuto constatare in tutto il campionato, e sorprattutto nei due confronti con il Milan. 

La sospensione è stata adottata dall'AIA ovvero l'associazione degli arbitri. Pare che l'arbitro di giornata non abbia atteso il famoso allineamento delle fatali righe che vediamo a video confermare o smentire un fuorigioco; e successivamente il VAR non sia intervenuto a richiamarlo. Il problema pare sia intervenuto con il portiere ormai fuori dai pali nell'azione incriminata. Troppi pare.

Un bel pasticcio comunque. Spezia danneggiato, Lazio favorita, secondo questa ricostruzione. 

Il problema resta. Uno strumento, per quanto preciso, se non gestito con equanimità, è un danno e non un aiuto. Non avevo bisogno di quest'ultimo, clamoroso, episodio per comprendere questa, triste, verità.

La Roma è stata pesantemente danneggiata per l'intera stagione, e come lei chissà quante altre squadre. Non si tratta più di errori arbitrali ma di errori tecnici nell'uso di uno strumento ammesso dal gioco e quindi a norma di regolamente sarebbero partite da ripetere, esattamente come Spezia-Lazio.

In realtà il calcio non vuole tutto questo. Non si tratta di uno sport ma di un evento sportivo.  Se Spezia - Lazio non sarà ripetuta è perché il circo-Calcio non vuole correggere sé stesso e stop. 

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