Una Roma rinfrancata attende l'avversario di turno in Europa League, che è necessario temere oltre la sua attuale condizione. Dato che la Roma non è a pieno organico e infatti, oggi questi sono i convocati:Pau lopez, Mirante, Fuzato; Karsdorp, Ibanez, Smalling, Santon, Mancini, Kumbulla, Bruno Peres, Spinazzola, Calafiori; Cristante, Pellegrini, Villar, Diawara, Mkhitaryan; Djeko, Pedro, Mayral, Carles Perez, El Shaarawy.
Da questo si capisce che Fonseca non ha altra soluzione che un 3-5-2 elastico e speriamo il più mobile possibile sul campo, dato che l'assenza di Veretout è probabilmente la peggiore che potesse colpire la sua squadra.
Mentre Pallotta continua a chiacchierare da Oltre oceano, e non ne sento il bisogno, la nuova proprietà deve far quadrare conti che non quadrano mai dato che la Roma costa molto e vince nulla.
Passare questo turno di Europa League significa anche contribuire a far quadrare i conti aumentando le entrate.
Lo Shakhtar arriva con le credenziali di un buon comportamento in Europa (ha fermato l'inter, quest'anno) e il secondo posto in campionato a distanza di 4 punti da Kiev, capolista. Luis Castro, l'allenatore attuale, non ha problemi di formazione e schiererà il solito, efficiente, 4-3-3 con i punti di forza in difesa con Dodo e Vitao, a centrocampo Marlos, Maicon e Alan Patrick e un attacco mobile e velenoso come Tete, Moraes e Taison.
La Roma, con Pau Lopez confermato in porta, non dovrebbe fare a meno di Cristante in difesa oltre a Ibanez. Djeko rientrerà certamente a guidare l'attacco.
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