Nessuna traccia della bella squadra vista in Europa League, a Parma, dove persino contro i locali zeppi di assenze, la Roma ha collezionato un'altra sconfitta. Giocare il giovedì sera si sta dimostrando letale per una formazione che dovrebbe comunque mettere sotto le cosiddette provinciali per il maggior tasso tecnico di giocatori come Pedro, Pellegrini e Djeko e che invece, per colpa di un modulo troppo offensivo, ormai non ci riesce più.
Come contro lo Spezia in Coppa Italia, la Roma incontra un Parma indebolito da assenze persino più pesanti delle nostre: Veretout e Mhktaryan sono le uniche fonti di gioco, insieme a Spinazzola stavolta spento come una candela lasciata al vento.
L'arbitro di giornata ha semplicemente tolto un rigore, all'inizio, su Pellegrini, alla Roma e dato molto generosamente un altro penalty al Parma per il 2-0 definitivo. Un altro problema è che per la Roma il VAR esiste solo in negativo. Ma queste cose sono pane per i denti di una società che si sta dimostrando assente, tranne che per le proteste del recupero infinito della partita Juventus-Napoli.
La realtà tecnica vede una Roma non pronta a competere per le prime 4 posizioni, dato che non riesce a tenere due partite a settimana. Qualunque formazione incontrata dopo la partita del giovedì, diventa in questo modo un ostacolo insuperabile o quasi.
Fonseca, stavolta se la prende con gli arbitri ma è il pianto del coccodrillo. Senza proteggere adeguatamente una difesa bucata come uno scolapasta ( non ci si può affidare a una negativa interpretazione di episodi che, tra l'altro, per la nostra storia è la vera tradizione oltre alla carenza di trofei in bacheca). Talvolta, poi, sembra che la stessa squadra non creda alla possibilità di arrivare almeno quarti in campionato, preferendo concentrarsi sulle partite di Europa League, e questo sarebbe il problema peggiore. La media è di 1,48 gol subiti, in campionato, ogni partita. E purtroppo non accenna a migliorare.
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