lunedì 3 agosto 2020

La Roma in bilico

La Roma in bilico. Terminato un campionato pieno di delusioni ma anche foriero di speranze, ora deve guardarsi dentro. 

A livello di proprietà, Pallotta continua a ricevere offerte ma sale il dubbio che voglia davvero vendere ai prezzi che ora suggerisce il mercato. Scherza persino con chi gli fa offerte. Noi abbiamo poca voglia di scherzare, in confronto a lui. Nei suoi nove anni di proprietà, abbiamo visto vincere solo gli altri, con la Juve che, in assenza completa della vecchia antagonista, ha capitalizzato al massimo, vincendo sempre in Italia. 

Ricorderemo la proprietà americana per aver ceduto, più che per aver preso grandi nomi. Nemmeno un portaombrelli, per dirla alla Sensi, è arrivato. Pallotta è stato uno dei peggiori presidenti mai visti da queste parti, si deve ricordare questo, non ridere. 

Dal lato tecnico, la guida Fonseca si è rivalutata molto con il cambio di modulo: un 3-5-2 elastico e funzionale, che talvolta diventa un 3-4-2-1 per far risaltare al massimo i trequartisti di cui la Roma dispone. Non si tratta di un genio del calcio ma di un tecnico che quando è messo in grado di ragionare con le sue forze e le sue conoscenze, una squadra la sa gestire. 

Parliamoci chiaro: il materiale di cui dispone non è di prima scelta. Per primeggiare in Italia, devi avere una difesa di ferro, un centrocampo versatile e un discreto attacco. La Roma ha solo un discreto attacco, il cui maggior interprete ha 34 anni e non si sa se continuerà a giocare per la Roma. 

Il centrocampo rischia di perdere alcuni pezzi buoni a causa del mercato che viene usato per ripianare i debiti. I migliori, come Veretout e Pellegrini, sono quelli che hanno più mercato, infatti. 

La difesa rischia di perdere il miglior interprete, una riserva del Manchester United. Quindi, Fonseca, ha fatto il suo, non c'è nulla da fare. Termina la stagione con 21 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte. 77 gol fatti e 51 reti subite. Quinto posto confermato in pieno e dopo Juventus, inter, Atalanta e Lazio. 

Questo significa che la Roma ha perso non solo la lotta per il primato ma anche per la seconda e terza piazza, sintomo di grande affezione alla Champions. Per il secondo anno, conferma invece l'Europa League. 

Non possiamo essere contenti in nulla e di nulla. Siamo scesi di molto. E allora questo tecnico non può certo essere il colpevole principale di questo momento. Ed ora, anzi, è chiamato a un mezzo miracolo nel battere il Siviglia e magari vincere la Coppa che tutti definiscono di Serie B ma che conta come la Champions per i delusi come noi. 

Ad oggi, sa solo che non avrà il miglior difensore, tornato in Inghilterra, e non sa se potrà avere il miglior centrocampista offensivo, Pellegrini che è reduce dall'incidente e l'operazione al setto nasale. L'UEFA, intanto, ha ordinato che la rifinitura debba essere effettuata in Germania, quindi la Roma sta per partire. 

LIVE - Udinese-Roma, conferenza stampa Fonseca

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