mercoledì 8 aprile 2020

Ricominciare o no?

Il calcio, come sempre, si divide ancora una volta sulle parole di Lotito: il campionato dovrebbe ricominciare almeno per gli allenamenti collettivi. Il calcio è senza dubbio l'industria nazionale importantissima che consideriamo. E come ogni industria di grande o piccola importanza strategica ed economica, oltre che commerciale, anche il calcio deve osservare prescrizioni e divieti. Il Paese intero è praticamente quasi fermo per l'emergenza Covid 19. 

Ora, il calcio come noto, impone una certa vicinanza e in campo comunque il contatto fisico. Fategli osservare la distanza di un metro e diventa un altro sport. Lotito dovrebbe ragionare su questo, piccolo ma importante, particolare. Che ora anche il Calcio debba fare i conti con una perdita consistente e una dolorosissima ma indispensabile riduzione di ingaggi ,premi e circolazione di soldi, mi pare ovvio. Come tutte le disgrazie, il Covid 19 potrebbe insegnare qualcosa al Calcio. Magari a ridiventare uno sport autenticamente popolare ,con ingaggi e quindi biglietti, a livello dei tanti che hanno una pensione da 500 euro o uno stipendio da 800 euro. 

Mi rendo conto che la mia posizione potrebbe definirsi populista. Ma intanto si parla di una riduzione generalizzata del trenta per cento degli ingaggi (ho letto che il Monza arriva al cinquanta per cento). Perché non riflettere anche di applicare tale riduzione a biglietti per lo stadio e abbonamenti televisivi? Perché un mago del pallone deve guadagnare cento volte quel che guadagna un ingegnere, un ricercatore o un primario di pediatria? 

Chi organizza e comanda la Società perché deve sempre guardare con priorità a chi è in cima alla piramide e solo di riflesso, magari quando è costretto, a chi deve sopravvivere alla base ovvero sul fondo della stessa piramide? 

Lotito chiede la ripresa: "Non capisco perchè non ci si possa ...

Nessun commento:

Posta un commento