Tutti ormai si sentono in libera uscita. I pochi (per fortuna) calciatori e tecnici in quarantena, gli altri confinati a casa, Fonseca che fornisce istruzioni da lontano... Un calcio fermo in pratica.
Certo che Pallotta e quindi la Roma fai conti con quel che ha. La situazione debitoria non lascia tranquillo né il vecchio proprietario (vecchio davvero?) e tantomeno il nuovo.
Per esempio, si pensa a come risanare perdite con le cessioni (i più preziosi da cedere sarebbero Cristante, Under, Jesus) e certamente in cambio non arriveranno pezzi da novanta. Forse solo giovani da tenere o da cercare. In fondo Carles Perez, in testa, la Roma un tesoretto tecnico su cui contare ce l'ha.
Proviamo a immaginare chi resterà certamente. Mancini, Pellegrini, Zaniolo, Carles Perez e Kluyvert sono pilastri giovani da cui ripartire. Se fosse il 4-2-3-1 il modulo prescelto, le caselle da coprire sono il portiere (Pau Lopez è molto discusso e divide la tifoseria; per noi potrebbe restare tranquillamente), i due terzini e l'altro centrale (Smalling costa troppo).
A centrocampo, non si sa se Villar potrebbe risultare prezioso quanto l'altro collega spagnolo proveniente dal Barcellona, e se si cedesse Cristante, resta Veretout da inserire vicino Pellegrini, visto come regista a tutto campo.
In attacco, punti fermi Carles Perez e Kluyvert, Zaniolo è il trequartista ideale ma gli serve un centravanti che garantisca profondità e interscambio con il trequartista stesso.
La Roma ha un insieme di giovani da tenere d'occhio, tra Riccardi a Celar, che potrebbero risultare molto utili.
Resterà Fonseca? Probabilmente, sì. Petrachi, forse.
I veri nodi partono da D.S. e panchina, poi si vedrà.

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