giovedì 13 febbraio 2020

VAR: il problema non è il mezzo ma chi decide

Si sente parlare di nuove modalità di utilizzo del VAR, la moviola in campo. Addirittura la possibilità che chiamarne l'intervento possano essere le squadre stesse, complicando di molto, a nostro parere, l'intera proceduta. Il vero problema, che non si vuole affrontare, è la capacità di giudizio egli arbitri che, purtroppo, varia di molto con il colore delle casacche. Non c'è nulla da fare. 

La loro stessa carriera dipende da come arbitrano certe squadre in certi incontri. E dato che ancora oggi sono designati, è ovvio che l'unico modo per ridare loro serenità è introdurre il sorteggio integrale, magari includendo nel giro anche stimati arbitri non italiani. 

Il VAR dovrebbe restare così com'è, ammesso che sia l'arbitro addetto al VAR a segnalare l'esistenza di un fallo da rigore se non visto dall'arbitro di campo. La qual cosa, ci fa dubitare parecchio. Il fallo su Cornelius, da parte di Acerbis, nell'ultimo Parma-Lazio, è uno dei casi peggiori in tal senso. Come pure il mancato rigore per fallo su Milik contro il Lecce.Insomma, la tecnologia puoi usarla come vuoi ma se non si garantisce l'imparzialità dei giudici di gara, non servirà mai a molto.

Risultato immagini per arbitro giua

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