Oltre ai risultati, pessimi, di questo inizio 2020, la Roma sembra una barchetta in balìa della tempesta. La partita di Bergamo ha ricordato quelle dei tempi belli, targati Viola e Sensi, ma a parti invertite, quando la Roma sorniona e fortissima tecnicamente poteva anche giocare un tempo o poco meno per regolare le provinciali. Ma stavolta il ruolo della provinciale l'abbiamo recitato noi.
Proprio come fatto contro il Torino, che provinciale non è , e Sassuolo, per non citare le altre. La Roma denuncia enormi problemi fisici, tattici e tecnici. Una formazione che fatica a restare in zona Europa. E non certo per lo strapotere di Juventus, Milan e Inter. Le nuove leve, come Lazio e Atalanta, ci danno distanze abissali in classifica. Roma che, nella parole stesse di Fonseca e Petrachi, gli unici che parlano, sono oltremodo inquietanti e mettono paura.
Si sta facendo strada la consapevolezza che ormai la Roma è in seconda o terza fila anche in Italia e persino il Genk diventa un problema, uno spauracchio. La devastante stagione sportiva di Pallotta e compagni ci ha regalato una Roma disastrata, che ha perso identità, e soffre il gioco di chiunque possa correre ed esprimere un minimo di coesione tattica. Questa è la situazione che stiamo vedendo e abbiamo l'obbligo di raccontare ai più distratti. Qui non manca solo il tetto, sono le fondamenta a traballare. E noi con loro.

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