lunedì 10 febbraio 2020

L'ennesima rifondazione romanista

La Roma di Petrachi e Fonseca delude come mai aveva fatto. Una squadra certamente vittima degli infortuni (ma, semmai, è da chiamare la responsabilità di tecnici e preparatori, non certo invocare la mala sorte). 

Si contano i punti persi, il confronto con allenatori del passato, e soprattutto le abissali distanze da Inter, Juve e Lazio. Inoltre, sarebbe indispensabile andare a vincere a Bergamo per avere ancora speranze di un quarto posto che sembra un miraggio.

In questo inizio 2020, la Roma ha dilapidato quel poco di credito che aveva accumulato con la panchina di zorro Fonseca. Un inverno più che altro zemaniano, con la squadra assurdamente convinta di quel 4-2-3-1 che la sta inchiodando nella mediocrità e favorendo le ripartenze di qualunque avversario incontri in Serie A, Sassuolo e Bologna compresi. 

Oggi ,con i media moderni, se non sei accorto a  variare schemi e progetti tattici, stai tranquillo che ti sgamano e chiunque dotato di un minimo di immaginazione, trova il modulo giusto e il sistema per farti collezionare brutte figure. Squadre, tra l'altro, che sulla carta valgono un terzo e forse meno della rosa attuale romanista, dimagrita, intristita e persino depressa.

 In uno scenario come quello attuale, non comprendiamo per quale arcano motivo Fonseca goda di ancora tante (troppe) scuse. Qui ci siamo abituati a considerare la Roma una sorta di porto di mare, dove chiunque può venire ,fare esperienza e ripartire, specie se dà l'idea di essere un giocatore leggermente sopra la media. Vedi Il Faraone volato in Cina per una caterva di soldi. Altri, come Salah e Alisson li abbiamo ceduti per coprire il bilancio. 

Allora, come una qualunque provinciale in forma di supermarket sempre aperto? E anche così fosse per destino cinico e baro, come mai formazioni molto meno ricche e ambiziose, come Lazio e Atalanta, ci mostrano un gioco migliore e ci lasciano, talvolta, a distanze siderali? 

Il calcio è infatti gioco tale dove una modesta formazione di serie inferiore, può giocare contro formazioni molto più blasonate e prepotenti e persino vincere, dove gli uomini sono importanti quanto la tattica e i tecnici fanno talvolta la differenza. Tranne da noi, dove, quasi sempre, la fanno in negativo. 

Nove anni di Pallotta ci hanno depresso peggio che i sogni giovanili traditi o precipitati nel grigiore della vita quotidiana. Friedkin sarà l'occasione per ricominciare, necessariamente, da zero o quasi. Nove anni persi?
Risultato immagini per friedkin

Nessun commento:

Posta un commento