sabato 7 dicembre 2019

Conte sbatte sul muro Roma

Stavolta Fonseca ha dimostrato che, talvolta, le scelte non sono così meditate e fatali. Qaundo lo stesso conte rifiutò la proposta di Totti per venire a Roma, molti pensarono che il tecnico portoghese fosse un ripiego. Ma ieri, a Milano, non è sembrato così. La Roma, piena di infortuni e assenze, ha figurato molto meglio di un'Inter a tratti disperatamente protesa in avanti, dove la coppia Lautaro-Lukaku è apparsa impotente di fronte al muro romanista. 

Non neghiamo che la Roma ha giocato soprattutto in difesa, rinunciando al concetto di ala, nel suo schieramento offensivo, perché Perotti e Mkhitaryan avevano il solo compito di fornire sponda e alleggerire il fronte difensivo. Specie Perotti, ha svolto questo compito con grande classe, finché non è uscito, stanchissimo, a favore di Djeko, ancora non al meglio. E in effetti ,così come la coppia Smalling-Mancini è stata un muro invalicabile, anche l'attacco romanista ha cozzato contro l'arcigna difesa interista.  

Zaniolo non è apparso al meglio, così come Pellegrini e Veretout. Magnifico invece l'apporto di Diawara, che ha strappato molti palloni risultando il più preciso nel passaggio. Alla fine, ringraziamo Mirante per un paio di interventi miracolosi. La roma ha dimostrato personalità e peso specifico, una formazione che sa attaccare ma anche chiudersi se serve. Insieme al punto esterno, è questo il complimento migliore che si possa fare ai nostri per la partita di ieri.

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