giovedì 31 ottobre 2019

Furto non riuscito a Udine

In un campionato furioso per l'uso della VAR (o il mancato uso, come ieri con Irradi, a Udine) ecco che la situazione della Roma assume connotati grotteschi. Dopo aver subito, in Coppa, un rigore per un fallo di... faccia, da parte di Smalling e del bizzarro arbitro scozzese (cercate la pagina su Wikipedia, che non lesina insulti), ecco Irradi che ieri si inventa letteralmente l'espulsione di Fazio per un incredibile (solo a pensarlo) fallo contro Okaka. 

Il calcio, come noto, è sport di contatto, non adatto a ballerine/i e signorine/i. Due giocatori possono entrare in collisione, per terra o aerea, senza commettere fallo e infatti l'arbitro deve decidere. Ieri sera, Irradi ha provato a modificare il corso di una partita che stava camminando nettamente verso la vittoria della Roma, già in vantaggio per 0-1 dopo il gol di Zaniolo. 

Era talmente chiara e netta la superiorità tattica e tecnica in campo che neanche l'espulsione di Fazio è riuscita a modificare il corso della partita, ed è finita 0-4. La classe arbitrale italiana rimane sotto accusa: neanche lo strumento VAR riesce a modificare abitudini e comportamenti nocivi. Per esempio, l'ineffabile Irradi, ieri il monitor non l'ha neanche visto, con il povero Djeko che si sgolava in tal senso. Come Collum. Due pezzi d'arbitri davvero. 

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