Molti gli scambi e la Roma non ha certo brillato per arguzia, in questo mercato invernale appena concluso. Cominciamo appunto dai giallorossi.
Sono arrivati Nelson, Salah-Eddine e Gourna-Douath ovvero un difensore, un terzino sinistro e un buon mediano. Il tutto dopo Rensch e Gollini. Molto poco per una formazione che ha bisogno di grandi innesti. Sono partiti Dahl, in prestito al Benfica, Hermoso, al Bayer Leverkusen, Zalewski, all'Inter, oltre a Le Fee, al Sunderland e Ryan al Lens.
Tra le altre squadre, si segnalano i colpi di Calabria, dal Milan al Bologna. Pablo Marì, dal Monza alla Fiorentina. Fagioli, dalla Juventus alla Fiorentina. Alberto Costas, dal Vitoria Guimaraes alla Juventus. Walker, dal Manchester City al Milan. Gimenez, dal Feyenoord al Milan che ha ceduto Bennacer al Marsiglia.. Okafor, acquistato dal Napoli e proveniente dal Milan. Elmas, acquistato dal Torino.
Come vedete, la Roma non ha certo brillato nè per le spese fatte e tanto meno per il rinnovamento della formazione ,certamente difficile da fare i nestate. Da considerar anche che rispetto al mercato estivo, molti sono stati i ripensamenti.
La squadra continua a denunciare l'assenza di un regista valido, di due laterali efficienti e di una punta che possa far rifiatare Dovbyk oppure associarsi al già di suo deludente ucraino in certe partite.
Questo tipo di mercato, cioè puntare ai giovani eventualmente da valorizzare, è quello tipico delle piccole squadre con pochi soldi e la Rometta messa su dai Friedkin non sfugge alla regola. Ovviamente, bene che vada ,i cambiamenti apportati all'organico non sono che pezze messe su un vestito da rattoppare.
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