La discesa negli inferi della squadra della capitale di questo povero paese non si arresta. La Roma di male in peggio anche con Claudio Ranieri. Quel che conta sono i punti e le flebili scuse di uno dei maestri della panchina non ci bastano e non ci salvano. La Roma sta lottando per la salvezza, è questo il suo malinconico ma necessario campionato. Questa banda di finti atleti, questa dirigenza inesistente, e soprattutto questa proprietà senza alcuna capacità reale hanno prodotto uno dei punti più bassi che io ricordi.
Fu Mazzone l'ultimo tecnico a lottare per non retrocedere in Serie A. Oggi, la Roma deve scrollarsi di dosso qualsiasi pretesa di grande o ex grande squadra. Questa, nostra, Roma è una delle più piccole formazioni che ho mai visto dal punto di vista prettamente tecnico. L'unico giocatore che sa toccare il pallone, Dybala, è anche quello più fragile fisicamente. L'altro, il capitano dei poveri, Pellegrini, è pure fragile moralmente. C'è poi Hummels che stupisce tutti, a 36 anni, giocando in difesa da maestro fintanto che gli regge il fisico. Dybala e Hummels saranno le ultime barriere contro la retrocessione e dobbiamo tenerceli cari.
Ma questa formazione pecca anche di una forma fisica precaria che non le consente strappi e non le consente di recuperare la domenica o il lunedì se gioca in coppa il giovedì. Dobbiamo augurarci che la Roma esca presto dalla coppa europea perchè sta rischiando di retrocedere in campionato. Questo dev'essere un imperativo dato che Ranieri non ha minimamente l'organico sufficiente e gestire tre competizioni. A dire il vero, non ha neanche l'organico sufficiente a gestirne una.
La condizione fisica di tutto l'organico è sotto la media di una competizione come la Serie A e forse non solo la massima divisione italiana. Abbiamo infatti visto che la pessima combinazione di pretendere di uscire imbattuti da Londra si è riflessa in una partita ridicola giocata contro l'Atalanta: un solo tiro nello specchio della porta da parte di Paredes e un altro tiro di Konè ma fuori lo specchio.
Nella sconfitta chi ha dovuto intervenire è Svilar e non certo il portiere atalantino. La Roma cede il passo non solo al fortissimo Napoli o all'Inter ma anche alle formazioni meno fornite come Atalanta e Bologna. Infatti, noi difettiamo in panchina, nei ricambi, ma anche tra le fila di titolari stanchi e depressi.
Dobbiamo focalizzare i nostri sforzi nel non retrocedere, e le ambizioni di poter vincere una Coppa Italia mai così lontana e tanto più un campionato europeo impossibile per noi, devono svanire e non essere incentivati dalla gente. È imperativo concentrare gli sforzi mentali e fisici nel campionato di Serie A vincendo le prossime tre partite contro Lecce in casa, sabato, 7 dicembre; a Como fuori casa il 15 dicembre, e di nuovo in casa con il Parma il 22 dicembre se non vogliamo finire dritti in zona retrocessione.
Le partite con Braga in Europa League e Sampdoria in coppa Italia devono essere giocate con le riserve per far rifiatare titolari stanchi e poveri tecnicamente. Fare nove punti negli scontri-salvezza contro Lecce, Como e Parma è imperativo.
Attenzione perché lo spettro di una possibile retrocessione è quello che sto vedendo in pieno materializzarsi davanti a noi. La Roma ha una difesa fragile, un centrocampo debole e un attacco inconsistente. La strada tracciata da Ranieri è logica ma deve necessitare delle giuste priorità perché abbiamo soltanto la Primavera come serbatoio per far rifiatare i titolari, già carenti tra i laterali difensivi, la regia di centrocampo ormai affidata al solo Paredes e un attacco che non segna.
La panchina della Roma è da Serie B se va bene. Quindi nelle competizioni minori, Coppa Italia e Europa League, i titolari devono riposare tutti a partire da Svilar. Se non lo comprende anche un tecnico esperto come Ranieri, siamo fritti.
L'aspetto morale lo puoi e lo devi incentivare tornando a vincere i tre scontri-salvezza che ci attendono, per fortuna due in casa: è questa la strada maestra da percorrere. Ai massimi livelli che offrono la Serie A, la Coppa Italia e soprattutto l'Europa League, la Roma non esiste nemmeno. Noi pensiamo di aver fatto un'impresa contro il Tottenham ma i londinesi hanno pareggiato i n casa contro il Fulham e sono soltanto settimi in campionato mentre il Fulham è addirittura al decimo posto.
Ranieri deve concentrare lavoro in allenamento e in campo solo nel campionato o qui perdiamo faccia e Serie A. Non ci sono storie o illusioni da conservare. La rometta dei Friedkin ora è al posto che le compete dopo aver cacciato Mourinho.
Inizia la lotta salvezza, prepariamoci a sostenerla invocando un mercato da almeno 300 milioni a gennaio. Questo è il lavoro che devono fare i tifosi, sempre che se lo ricordino.
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