Mentre attendiamo Roma - Parma, che si gioca domani, alle 12,30, in realtà qui si parla di tutto meno dell'incontro che sarà fondamentale nel quadro della lotta-salvezza. La Roma è infatti ancora invischiata con le zone basse di una classifica pericolosissima per gli uomini di Ranieri che stanno pensando anche loro a dove giocheranno nei prossimi mesi.
Parlo di Mancini, Cristante, Pellegrini, Dybala. Il dodicesimo posto occupato dalla Roma, a soli due punti dal Cagliari terzultimo, dovrebbe essere il tema principale dei discorsi che sentiamo ma non è così. Tutti pensano a come sarà la Roma del futuro, ma la Roma di oggi sta rischiando brutto.
Oggi si fa una confusione completa, domani rischiamo di ricominciare dal fondo della serie dove giocheremo, che sia la A o la B. Il mio giudizio sulle gestioni statunitensi, peggio quella di Pallotta ma ormai terribilmente deficitaria anche quella dei Friedkin è del tutto negativo. La AS Roma è completamente ridimensionata, ad oggi, rispetto alla squadra che ricordiamo fu portata avanti da Dino Viola e poi da Franco Sensi. Persino una gestione minimalista ma almeno logica, come quella di Lotito, ci fa guardare la Lazio dal basso di ben 15 punti dopo 16 partite.
Questo vuol dire che la Roma ormai è dietro non solo le milanesi e la sempiterna Juventus ma anche Fiorentina e Lazio, oltre al Napoli. A questo ci hanno portato due consecutive gestioni americane con il solo bagliore della Conference League conquistata per merito dell'unica proposta seria della famiglia Friedkin: Josè Mourinho.
Quella che vediamo giochicchiare quest'anno è la Rometta attuale, una formazione che se la batte nei bassifondi della Serie A italiana e che domani a mezzogiorno si giocherà una specie di spareggio anticipato con un'altra pericolante, il Parma, un punto sotto di noi in classifica. Ranieri, l'altro colpo faticosamente indovinato di questi americani, sta studiando il modo per salvare il salvabile mentre, da futuro dirigente, cerca di scegliere il prossimo tecnico che dovrebbe guidare una squadra orfana anche di Dybala, ormai sul piede di partenza.
Chi verrà a gennaio? Per ora è un mistero ma i nomi che sento far non sono molto differenti dai vari Le Fee e Soulè, calciatori che potevano militare nelle Serie inferiori dove stiamo realmente rischiando di finire. La scusa ufficiale sarà l'eterna promessa mancata di uno stadio che non si farà mai perchè il mondo politico non lo contempla tra gli sprechi e i progetti attuali. Il problema dei Friedkin è che non potrebbero rivendere una gestione fallimentare, ovvero una squadra che precipiterebbe nelle serie inferiori e sono costretti comunque quindi a salvare la Rometta che hanno costruito.
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Per nostra fortuna, tenteranno di farlo seguendo almeno i consigli di un romanista esperto e capace come Ranieri. Io non so dirvi dove prenderà i giocatori che dovranno sostituire i ricchi ingaggi in partenza e che comunque rendono quasi nulla oggi. So solo dirvi che la Roma deve battere il Parma o saranno guai veramente seri. Dovremo poi affrontare il Milan che fortunatamente ieri ha battuto il Verona. Il 5 gennaio seguirà Roma - Lazio con la nostra squadra a dir poco sfavorita dal pronostico. E poi la trasferta a Bologna. Voi capite come tre punti domani siano indispensabili non per risalire ma per non sprofondare in classifica.
In sessant'anni non ho quasi mai visto un campionato tanto deficitario, se non con Mazzone tanti anni fa e comunque ci salvammo a stento. Oppure con l'ultima Roma di Anzalone ( il presidente che vendette la Roma a Dino Viola) che, pareggiando all'Olimpico contro l'Atalanta riuscì a rimediare la salvezza il turno successivo a Ascoli quando anche punto bastava per salvarsi alla squadra allora di Costantino Rozzi. Prepariamoci a sostenere quindi la squadra con tutta la voce che possiamo, domani all'Olimpico perchè i tempi sono a dir poco tempestosi. Tempi da lupi appunto.
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