De Rossi schiera la Roma con un prudente 4-3-3 per lasciare alla Lazio campo per tutto l'incontro. Infatti le folate biancocelesti orchestrate da Tudor come cervello e Guaedouzi come cursore si infrangono costantemente contro il muro romanista dove un grande Llorente e Mancini costituiscono la barriera più tenace ben assistiti sia da Celik, preferito a Karsdorp che Angelino inizialmente preferito a Spinazzola.
La partita viene sbloccata da Mancini, con un imperioso colpo di testa su angolo al 42^. Nel secondo tempo, la Roma si fa notare per un clamoroso palo preso da El Shaarawy ma il pallino resta alla Lazio per tutto l'incontro, comunque rovinato da troppo nervosismo. Praticamente assenti dal gioco sia Lukaku che Dybala, meglio hanno fatto sia Pellegrini che un roccioso Paredes.
Nella Lazio si è sentita forte l'assenza di un attaccante pericoloso come Zaccagni. Alla fine vittoria meritata dei romanisti con uno scatenato De Rossi. Tudor paga probabilmente l'inesperienza di una partita che si gioca anche sul nervosismo e sulla capacità di soffrire. Abbastanza bene Guida che ha sapute tenere in pugno un incontro a tratti infuocato.
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