domenica 2 ottobre 2022

Otto giornate posson bastare

 Spesso si utilizza l'ultima giornata del girone d'andata per tracciare una prima sintesi sull'andamento delle squadre italiane. Io penso che mai come stavolta sia possibile dare un giudizio dopo soltanto 8 giornate, tra l'altro neanche completate. 

In realtà, a causa della crisi finanziaria in corso, una delle tante che abbiamo vissuto, le squadre maggiori in quanto a classifica parziale, Juventus e Roma a parte, sono cambiate poco o niente. Eppure le ambizioni di tutti sono cresciute dimenticando che, alla fine, vincerà una sola e quattro festeggeranno l'ambitissimo ingresso per la coppa europea che vale ovvero la Champions. 

Provo a sintetizzare l'andamento delle squadre più alte in classifica, quelle cioè che potrebbero concorrere con la Roma per i piazzamenti che contano iniziando dalla prima:

NAPOLI, punti 20 partite giocate 8, vittorie 6 - Società che festeggia un mercato perfetto anche se criticato dai tifosi a causa della perdita di pedine giudicate fondamentali come Insigne e Mertens. Spalletti ha dato i consigli giusti e i nuovi arrivi come lo scatenato Kvaratskhelia ma anche Kim e Raspadori, hanno portato la squadra partenopea in cima alla classifica. Ottimo il lavoro degli scout. Per me, la grande favorita per lo scudetto.

 

ATALANTA, punti 17 partite giocate 7 vinte 5. Altra squadra che ha cambiato molti uomini e anche filosofia di gioco, a vedere come e quanto sa difendersi. Contro la Roma la fortezza alzata da Gasperini è stata efficace e produttiva al massimo. Mercato strepitoso, con un passivo di circa 17 milioni di euro ma con un'efficienza di squadra che pur snaturando il modulo offensivo di prima ora mostra unasorprendente saldezza difensiva. Potrebbe essere una delle squadre rivelazione anche per l'alta classifica. Scudeto difficile.

 

MILAN, punti 17 partite giocate 8 vittorie 5. Pioli può contare su un gruppo ormai ampiamente selezionato e coeso. La vittoria di Empoli dimostra anche una grande varietà di pedine da inserire dalla panchina. Tecnicamente è una delle squadre più dotate e ha ricambi per ogni ruolo. Con il Napoli, la grande favorita per la vittoria finale.

UDINESE, punti 16 partite giocate 7, vittorie 5. Una partita in meno ma è a pari punti con la celebratissima Roma di Mourinho, duramente battuta proprio a Udine con una lezione di gioco storica. Squadra che tuttavia potrebbe calare nettamente nel girone di ritorno quando la birra data da una perfetta preparazione in partenza non ci sarà più. Se non altro, i punti fatti all'inizio del torneo potrebbero concorrere a determinare la salvezza tranquilla.

 

ROMA, punti 16, partite giocate 8, vittorie 5. Infortuni e le carenze di un mercato buono ma non eccellente hanno contribuito a costruire una squadra solida ma che mostra alcune lacune pesanti. Inoltre, alcuni calciatori non stanno fornendo lo stesso apporto dello scorso anno, Pellegrini e Abraham su tutti. Karsdorp è fuori causa per il menisco e Spinazzola sta faticosamente cercando la forma perduta. 

La Roma ha anche un problema in porta, con Rui Patricio che para meno del necessario e spesso si trova in grande difficoltà sia nelle uscite che nelle prese aeree. L'unico, vero, campione che ha, Dybala, si staglia su tutti gli altri in modo addirittura imbarazzante (per gli altri...). Segno fin troppo evidente delle carenze altrui, Smalling e Ibanez a parte, gli unici che mostrano una possibile progressione almeno per il campionato in corso. 

Mourinho potrebbe avere la tentazione di replicare il modulo utilizzato a Milano nella vittoriosa trasferta di ieri contro l'Inter che priverebbe la squadra inizialmente mandata in campo di tutti i tre centravanti attualmente in organico: Abraham, Belotti e Shomurodov. che comunque possono entrare in corso d'opera. 

Nel calcio moderno si cerca la sostanza di centrocampi molto affollati e dato che la Roma il meglio lo mostra nei trequartisti, il cerchi odi u ngioco che finora non si è trovato, si potrebbe rintracciare nell'esclusione dell'unica punta. 

Preferisco pensare che le formazioni migliori debbano schierare sempre un forte portiere, uno stopper insuperabile, un regista perfetto e un centravanti killer. A parte la grande forma di Smalling, cioè lo stopper, per gli altri ruoli, non ci siamo proprio...

Riunisco le altre grandi in un giudizio complessivo. La Lazio sconta un mercato deludente e l'Inter l'assenza pesantissima di Lukaku e Brozovic, probabilmente tra i giocatori fondamentali del team nerazzurro,  e le loro assenze sono state determinanti nella sconfitta contro la Roma. 

La Juventus ha vinto tanto negli scorsi tornei e si sta semplicemente prendendo una pausa di riflessione alla fine della quale, molto probabilmente, capirà che le serve un altro tecnico in grado di ricominciare un ciclo nuovo. La perdita di Dybala e l'addi odi Chiellini ,tra le cause scatenanti di un crollo che potrebbe aggravarsi nei prossimi mesi.

Non credo che il mercato di gennaio possa risolvere i problemi delle quadre attuali, nel senso che semmai la dotazione organica delle maggiori formazioni potrà ricevere qualche rinforzo per la panchina. 

Se ci sono esuberi nel calcio che conta è per la ricchezza di certi contratti che non si possono più onorare e il ridimensionamento collettivo sarà tanto necessario quanto importante proprio per ripensare strategie e tattiche. In fondo, a pallone possono giocare tutti, purché sappiano correre e calciare ma non possono pretendere la luna. 

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