venerdì 5 novembre 2021

L'enigma Mourinho.

 Turba  di tifosi e addetti ai lavori. Come mai Mourinho ha scelto la Roma e la Roma ha scelto lui? La squadra di Pallotta , l'ultima, ovvero quella allenata da Fonseca, era stata rifiutata da Gattuso e Conte e lo sappiamo. Totti stesso in occasione della conferenza del suo addio come dirigente, l'ha detto chiaramente. 

Arrivati i Friedkin, cioè i soldi e un progetto vero, ecco che arriva un grande tecnico. Il quale: a- si illude di trovare una squadra decente perché non la conosce; b- si ritrova con una manica di mezzi giocatori da mettere in campo ;- c- semplicemente riceve una certa quota di promesse da onorare in 2-3 anni. Inoltre, è da considerare che per tenere buona la piazza è sempre meglio prendere Mourinho stanziando 7-8 milioni per il suo ingaggio piuttosto che spenderne dieci volte tanto per 2-3 calciatori.



Comunque sia, di mezzo c'è la Roma e una stagione da onorare. Quali erano gli obiettivi? Cercare di vincere la Conference e arrivare quarti in campionato. Ragionevolmente, erano questi i traguardi da raggiungere. 

Si sapeva che sarebbe mancato Spinazzola. Zaniolo sarebbe rientrato. C'era da prendere un portiere normale e un centravanti perché Edin Djeko erano tre anni che era già sul mercato. Questo è stato fatto.

 Sorprendentemente, è stato preso un mezzo titolare come Shomurodov e anche un titolare certo come Abraham. Giocare con due punte sarebbe stato logico. E invece, ecco il 4-2-3-1 di un tecnico che ieri sera, contro il Bodo e non contro Real Madrid, Bayern o Barcellona, è stato costretto a cambiare modulo. 

Il tutto si ammanta di ridicolo, come in coccasione di sei-gol-sei presi dai Norvegesi a casa loro. Quindi, il vero quesito da sciogliere è il seguente: com'è possibile che un grande tecnico come Mourinho si accontenti di una squadra relativamente mediocre e vada in Norvegia, in Conference, a toccare il fondo della sua carriera, prendendo sei reti dai locali?

 La Roma c'entra molto poco. Non c'era bisogno di Mourinho per capire che la nostra è una formazione mediocre che corre la metà dei Norvegesi del Bodo e tatticamente è meno ordinata. Ci salva la tecnica superiore di gente come El Shaarawy e Pellegrini e la forza di Zaniolo che sta dimenticando come giocare e proprio con Mourinho. 

La Roma conferma di aver sbagliato allenatore nel momento in cui non gli prende un giocatore da lui richiesto: Xhaca.  Un equilibratore indispensabile che, ricordiamolo, era in scadenza. Da parte loro si sa che i nuovi proprietari scoprono debiti come funghi dopo la pioggia ed è a questo che devono badare.

Mourinho, e l'ho scritto tante volte, deve trovare il bandolo della matassa con quel che ha. Pensare di rivoluzionare la rosa a gennaio è da dilettanti. Il modulo dev'essere adattato ai giocatori tenendo bene in conto la necessità di due punte per consentire a Abraham di non avere due marcatori fissi ogni partita. Trattasi di fulmine di guerra? No, è un giocatore promettente che deve crescere e essere utilizzato al meglio. Ne parlerò in un post a parte.

Il suo dovere ora è questo, oltre a non prendersela con i rigori non concessi. C'è bisogno di un arbitro neutrale con il Milan ma con il Bodo fai ridere. O piangere, scegliete voi. 

 Roma, ecco il Bodo-Glimt. Dal primo titolo agli spazzoli allo stadio: tutto  sui norvegesi

 

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