venerdì 28 febbraio 2020

87 milioni di perdita e una squadra da rifare?

Il bilancio  romanista, alla vigilia del passaggio di presidenza tra Pallotta e Friedkin e del relativo cambio di padrone, parla chiaro: 87 milioni di perdite e una squadra che non funziona a dovere.

Oppure non funziona il tecnico, Fonseca, che insiste nel 4-2-3-1 senza avere gli uomini adatti. Non è stato il solo. Abbiamo già visto in passato tecnici innamorati di un modulo che cercando di imporre ai loro ragazzi, con alterne fortune. Viene alla mente Zeman, più di tutti, ma anche Spalletti, per esempio anche se si dimostrò maestro di aggiustaggio quando riuscì a mettere insieme la squadra delle entusiasmanti vittorie consecutive. 

Durante questi nove anni di gestione Oltreoceano abbiamo visto acquistare e vendere fior di giocatori: tanto per citare i più importanti e giovani: Marquinhos, Salah e Alisson. Ora comprendiamo che l'unico cruccio della proprietà rappresentata da Pallotta era tenere insieme un bilancio traballante nell'era del fair-play finanziario. 

Operazione riuscita a patto di dimenticare anche la meno importante delle vittorie sportive. La Roma ha soltanto visto vincere altri. E se questo dato risulta meno importante per tre quarti della attuale Serie A, non può che risultare decisivo per la squadra che rappresenta la Capitale d'Italia. 

E' per questo che giudichiamo estremamente negativa la gestione che sta per passare la mano. Una squadra di calcio non può essere rappresentata solo dal bilancio societario; viene descritta e illustrata al mondo intero dalle passione edei tifosi e dalle risultanze sportive e quindi dalle vittorie sul campo. 

Quindi la situazione che vede Friedkin il quasi nuovo presidente, è questa. 
Notizie recenti sono i riscatti da due giocatori della nuova guardia: Mancini e Veretout rispettivamente per 13 e 16 milioni.

Che squadra troverà la nuova gestione? 

La difesa dipende del tutto dal modulo che si adotterà. il portiere, Pau Lopez, divide la tifoseria. Riassumendo: rappresenta il minimo sindacale in porta. dietro, c'è il vecchio Mirante (vecchio e malandato fisicamente, per ora.). C'è da intervenire.

I laterali sono Kolarov, Spinazzola, Zappacosta (che sta per rientrare dopo il lungo infortunio), Santon. Ai dovrà decidere se Zappacosta e Spinazzola possono costituire i nuovi titolari. dipende soprattutto dalle condizioni di Zappacosta. al centro, Mancini e Smalling, se sarà riscattato, possono costituire una coppia centrale su cui lavorare. Probabili partenti, Jesus e Bruno Perez. 

Il centrocampo è l'altro settore delicato dell'attuale squadra (con il 4-2-3-1) e quindi da gestire in base al modulo scelto per la prossima stagione. Uomini per tutte le stagioni sono Veretout, Diawara e Pellegrini, se resterà. Partenti o comunque abbastanza inutili, Pastore, Cristante (adorato da Fonseca). Oggetto misterioso: il giovane Villar. Gli uomini che verranno dipendono da chi allenerà la Roma.

Per l'attacco, la ruggine dell'immortale Djeko, insieme al modulo scelto per il prossimo anno, farà scattare le priorità. Zaniolo è l'altro punto fermo. In grande dubbio Mhktaryan (per il costo del riscatto). Punti fermi Carles Perez e Kluyvert. Probabilmente via Under, Perotti, Kalinic.

L'immediato futuro nelle Coppe si chiama Siviglia. Squadra molto temuta, sia per l'ottimo campionato spagnolo che per la tradizione in Europa League. sorteggio abbastanza difficile, alla stregua di ogni grande squadra ancora in lizza per la coppa minore in Europa. 

In campionato, la Roma punta la fatidico quarto posto, utile per la qualificazione nell'Europa che conta, operazione attualmente difficilissima.

Molto, della futura Roma, dipenderà da chi la allenerà. 

 Risultato immagini per fonseca   

Nessun commento:

Posta un commento